“Come se non bastassero le drammatiche difficoltà dei trasporti da e per la Sardegna, oltre a tutte le questioni degli spostamenti interni, ora si aggiunge un nuovo ostacolo per i residenti nell’Isola: mai avremmo immaginato potesse essere loro negato il diritto alla formazione e alla crescita professionale.”

E invece è del 30 maggio scorso la notizia che le prove preselettive del IX corso-concorso per dirigenti bandito dalla SNA il 30 dicembre 2022 si svolgeranno nelle regioni di residenza per tutti i candidati a eccezione dei sardi, costretti a recarsi a Roma, insieme ai laziali e ai residenti all’estero. Questo a differenza di quanto accaduto per lo stesso concorso l’anno scorso, quando i candidati e le candidate residenti in Sardegna avevano potuto svolgere le prove preselettive in una sede isolana.
Per Francesca Ghirra “Una discriminazione vera e propria, visto che i residenti delle altre regioni d’Italia potranno svolgere le prove agevolmente, senza dover affrontare viaggi lunghi e costosi.”
“Saranno molti i candidati che si vedranno così costretti a rinunciare alla possibilità di partecipare, pensiamo ai disagi per le persone affette da patologie invalidanti, così come alle donne in stato di gravidanza, che con ogni evidenza avranno enormi difficoltà a presentarsi alla Nuova Fiera di Roma il 27 giugno.”
“A questo si aggiunga che proprio oggi la Regione Sardegna ha pubblicato il calendario delle prove del concorso per 40 dirigenti, atteso da anni, per il quale è stata stabilita come data per la preselezione proprio il giorno dopo, il 28 giugno. Insomma, chi deciderà di andare a Roma per il concorso SNA difficilmente riuscirà a partecipare al concorso regionale: un’ingiustizia vera e propria”.
“Ho presentato un’interrogazione al Ministro Zangrillo”- conclude Francesca Ghirra – ” per sapere se intenda posticipare la data della preselezione del concorso in modo da consentire ai candidati e alle candidate residenti in Sardegna di programmare per tempo la trasferta a Roma e partecipare al concorso regionale. Ancora meglio sarebbe se decidesse di prevedere una nuova sede sul territorio isolano, per garantire anche ai residenti in Sardegna pari opportunità di partecipazione. Allo stesso modo, confido che la Regione Sardegna prenda atto di questa concomitanza e rinvii la prova preselettiva ad altra data”.