Sassari. Metti una sera al calar del sole in centro storico ad Alghero. Aggiungi la forza travolgente e coinvolgente del tango e tutta la passione argentina del compositore Martìn Palmeri, la potenza della Corale Vivaldi, l’eleganza del suo quintetto d’archi e un’opera,”Misa a Buenos Aires”, cha ha saputo conquistare il mondo intero e che mercoledì 14 giugno alle ore 21 si presenterà in scena sul palco del Teatro Civico di Alghero.

Aperte le prevendite online sul circuito boxol.it, presso Tabacchi D’Apello in via Manzoni e il botteghino del teatro pre evento; posto singolo platea 15 euro + diritti di prevendita, posto singolo in palchetto 12 euro + diritti di prevendita. Infoline al 3498024059.

Una occasione imperdibile, per vedere.. all’opera (appunto) un ensemble di grande valore cimentarsi con un’opera fra le più apprezzate nel genere, quella più famosa e acclamata di Martìn Palmeri, uno tra i più importanti compositori di Argentina viventi che per l’occasione sarà presente al Teatro Civico ad accompagnare al pianoforte l’esecuzione dei suoi spartiti e del suo copione. Un evento fortemente voluto e organizzato dal Circolo Musicale Laborintus, che porta sulla Riviera del Corallo uno spettacolo di fama mondiale che ha già girato più volte l’Italia e incantato il globo intero.

Il concerto sarà eseguito da 40 coristi appartenenti alla Corale Vivaldi di Sassari in ensemble con l’omonimo quintetto d’archi, elementi che conferiranno all’insieme un ulteriore tocco di bellezza nel segno dell’estro e della perizia. La direzione sarà affidata al maestro Daniele Manca. Gemme sul diadema dei coristi e musicisti in palcoscenico saranno la soprano solista Laura Delogu e Daniele Di Bonaventura al bandoneòn.

“La Misa a Buenos Aires è uno dei frutti più maturi del Concilio Vaticano secondo, quando, sull’onda della volgarizzazione del testo liturgico e della popolarizzazione della musica sacra, si diffusero numerose varianti a base etnico-popolare della Messa cattolica. Tra le più famose ricordiamo la Misa Criolla del compositore argentino Ariel Ramirez, la nostrana Messa beat e l’africana Missa Luba, forse la più famosa e spontanea nel genere. L’opera di Martin Palmeri, scritta quasi trent’anni fa, ricalca con freschezza e maestria tecnica i tipici stilemi delle messe musicali post-conciliari, dall’utilizzo dei ritmi e melodie tipici del proprio paese (in questo caso legati alla tradizione del tango) all’uso di un linguaggio svincolato dalla tradizione colta, riuscendo a coniugare un ascolto di facile percezione e una buona solidità, senza le ingenuità di tanti esperimenti similari” commenta Gabriele Verdinelli del Circolo Musicale Laborintus.