Martedì 25 luglio a Castelsardo, la compagine mista comuni e piccole e medie imprese, guidata dal sindaco di Perfugas Giovanni Filiziu, si presenta pubblicamente alla presenza dell’assessora regionale all’Agricoltura Valeria Satta.
Sarà l’assessora all’agricoltura Valeria Satta a battezzare il nascente Distretto Rurale Anglona Coros (DRAC) nella magnifica cornice del castello dei Doria a Castelsardo (martedì 25 luglio ore 10.30) alla presenza dell’intera compagine sociale composta da 310 imprese, 22 comuni, 2 unioni dei comuni, un GAL (soggetto capofila), un’associazione di categoria e la Camera di Commercio.
«Il DRAC – ricorda il suo presidente Giovanni Filiziu – è un ecosistema produttivo caratterizzato da un’identità storica e territoriale omogenea che deriva dall’integrazione e dalla collaborazione fra le attività agricole e le altre attività locali, come per esempio quelle turistiche, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali».
Il direttivo del distretto, per legge, è lo specchio di questa integrazione tra la parte pubblica e i vari segmenti dell’economia. Al suo interno siedono in rappresentanza dei comuni – oltre al già citato Sindaco di Perfugas – anche Giammario Ninniri, assessore dell’Unione dei comuni del Coros (vicepresidente) e l’agronomo Bernardo Obinu sindaco di Bulzi.

I settori produttivi sono invece rappresentati da: Antonello Deledda (Uri) agroalimentare; Giovanna Maria Casiddu (Ittiri) e Antonio Giuseppe Strinna (Osilo) cultura e promozione turistica; Giovanni Turra (Osilo) e Marco Antonio Ruzzu (Nulvi) settore caseario; Paola Sini e Cesare Ignazio Speziga (entrambi di Castelsardo) rispettivamente in rappresentanza del turismo e della pesca; Matteo Fois e Luigi Peruzzu entrambi di Ploaghe ed entrambi in rappresentanza degli allevatori, il primo di ovini, il secondo di bovini; Sandro Panzali (Usini) referente del vitivinicolo e Antonio Sechi (Ossi) del settore orticolo.
«La conclusione dell’iter di riconoscimento del Distretto alla presenza dell’assessore regionale – dice il Presidente del GAL Gian Franco Satta – è la prova del successo della sinergia tra le Politiche di Sviluppo Locale di tipo partecipativo (CLLD), promosse dai GAL in tutta Europa, e gli altri strumenti di sviluppo dei territori e dei loro sistemi produttivi di cui come GAL Anglona Coros andiamo molto fieri.»
Il GAL Anglona Coros, infatti, è stato il soggetto capofila del comitato promotore del DRAC che ha visto la luce, ufficialmente, il 27 marzo di quest’anno quando i sindaci del territorio si sono recati dal notaio per costituire il Distretto sotto forma di fondazione di partecipazione. «Da quel momento è iniziata la corsa contro il tempo per farci certificare il Distretto a seguito di un iter istruttorio molto rigoroso, condotto con scrupolo dal Servizio Sviluppo dei territori e delle comunità rurali della Sardegna.» – Spiega il direttore del GAL Simone Campus. – «Il distretto deve essere costituito con atto pubblico, ha natura di soggetto giuridico di diritto privato e deve essere iscritto nel registro regionale delle persone giuridiche. Il fatto di non aver ricevuto rilievi nel corso del procedimento, anche grazie alla consulenza dei tecnici convenzionati e al supporto tecnico dell’Agenzia LAORE, attesta la qualità del nostro lavoro.»
«Consapevoli della forza del nostro partenariato, aperti comunque a eventuali collaborazioni con altri territori che possano rafforzare le nostre filiere, ci apprestiamo ora a varare il Piano di Distretto che prende le mosse dall’analisi del territorio già redatta durante il percorso di animazione territoriale condotto dal GAL. Nonostante il caldo torrido nelle prossime settimane dovremo risentire tutte le nostre imprese e tutte quelle che vogliono ancora aderire, per rafforzare all’interno del distretto le politiche di settore e farci trovare pronti quando finalmente il Ministero pubblicherà i bandi a noi dedicati.» Conclude il Presidente Filiziu. «Quindi se anche il riconoscimento formale del Distretto è un traguardo che va festeggiato, resta pur sempre il primo passo di un percorso ancora lungo che ci vedrà impegnati nei prossimi anni nel favorire le sinergie tra imprese e territorio».