«Per l’alto valore del suo apporto al progresso scientifico e per la sua instancabile opera di diffusione del sapere e di divulgazione della scienza, non solo nel suo ruolo di scienziata, ma anche nell’ambito della sua autorevole attività di parlamentare, contribuendo così al prestigio dell’Italia nel mondo. La professoressa Cattaneo agisce in maniera determinante nel costruire e rafforzare relazioni di fiducia tra ricerca scientifica, istituzioni e cittadinanza, prodigandosi soprattutto nei confronti delle giovani generazioni». Con queste motivazioni la senatrice a vita Elena Cattaneo ha ricevuto lo scorso sabato 22 luglio, al MuT – Museo della Tonnara di Stintino, il Premio Stintino per la Divulgazione Scientifica 2023.

Elena Cattaneo è professoressa ordinaria di Farmacologia, co-fondatrice e direttrice del centro di ricerca sulle cellule staminali “UniStem” dell’Università degli Studi di Milano, direttrice del Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e Farmacologia delle Malattie Neurodegenerative (Dipartimento di Bioscienze – Università di Milano e Istituto Nazionale di Genetica Molecolare), senatrice a vita e accademica dei Lincei.

Durante la sua lectio magistralis, la professoressa Cattaneo ha posto l’accento sulla rilevanza della comunicazione nell’intrecciarsi delle trame della nostra esistenza. Con tono deciso, ha enunciato il concetto fondamentale che siamo, in ogni aspetto, il risultato di ciò che comunichiamo e dell’ardore con cui lo comunichiamo, poiché la comunicazione, con la sua forza irrefrenabile, agisce come l’instancabile collante della nostra società.

Ma la comunicazione, secondo l’affascinante prospettiva di Cattaneo, è ben più di una semplice condivisione di informazioni, è il profondo atto di riconoscimento dell’altro, una rara virtù che spesso fatica a emergere tra le nostre pieghe ego-narcisistiche. Difatti, l’ineffabile essenza della nostra umanità risplende nella nostra straordinaria capacità di interagire e comunicare, tessendo intricate reti di relazioni e connessioni, che alimentano l’infinita danza della nostra esistenza.

Con passione e intensità, la studiosa ha inoltre condiviso le tappe salienti della sua esperienza al Parlamento Italiano e tramutato quel momento in un autentico percorso di riflessione. Ha dischiuso il velo sull’ingombrante timore che affligge la nostra amata Italia: la paura avvolgente dell’innovazione e del progresso. Una paura, ha sottolineato con fervore, che risiede nel profondo dei nostri circuiti cerebrali, ma che dobbiamo superare con coraggio e visione, perché solo attraverso il confronto con l’ignoto possiamo evolvere, innovare ed emanciparci.

Cattaneo ha esortato gli animi presenti ad abbracciare il cambiamento con mente aperta, poiché solo così potremo affrontare le sfide future con slancio e consapevolezza. L’umanità, nel suo percorso millenario, si è sempre contraddistinta per la sua capacità di adattarsi, di abbracciare l’incertezza con fermezza e, soprattutto, di scrutare oltre l’orizzonte della paura.

E così, con il suo appassionato intervento, Elena Cattaneo ha donato una preziosa lezione di vita, ha illuminato le menti dei presenti e ha lasciato una scia di speranza e fiducia nella forza della comunicazione e nell’immenso potenziale dell’innovazione, perché solo in questo modo l’umanità potrà affrontare le sfide che il domani le riserva.

Dopo l’introduzione di Esmeralda Ughi, direttrice del MuT, che ha coordinato i lavori e i saluti istituzionali portati dall’onorevole Michele Pais, presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, dall’avvocata Rita Vallebella, sindaca di Stintino, dal prof. Giovanni Sotgiu, Presidente della Struttura di Raccordo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Sassari, dal dott. Giuseppe Cuccurese, direttore del Banco di Sardegna, la professoressa Micaela Morelli, docente ordinaria di Farmacologia dell’Università di Cagliari, ha tratteggiato il profilo scientifico di Elena Cattaneo. A seguire Piero Cappuccinelli, professore emerito dell’Università di Sassari, accademico dei Lincei e presidente del Comitato scientifico del Premio, ha dato lettura delle motivazioni del riconoscimento e, insieme a Rita Vallebella, sindaca di Stintino e a Michele Pais, presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, ha consegnato alla professoressa Cattaneo il Premio Stintino per la divulgazione scientifica 2023. 

Giunto alla sesta edizione, il premio, ideato dal Comune di Stintino e dal Centro Studi sulla Civiltà del Mare, in partnership con l’Università degli Studi di Sassari e con il sostegno del Banco di Sardegna, è stato assegnato, negli anni precedenti, alla trasmissione di Videolina “40° Parallelo”, al Museo Egizio e al suo direttore Christian Greco al fisico Guido Tonelli, all’infettivologo Massimo Galli e alla professoressa Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

«Il MuT continua a dare un grande spazio alla divulgazione scientifica – ha rimarcato la direttrice del Museo della Tonnara, Esmeralda Ughi – non solo con il “Premio Stintino” ma anche con tanti momenti di approfondimento dedicati al grande pubblico. Anche quest’anno il riconoscimento è andato a una scienziata di fama internazionale, che fa della diffusione del sapere e della divulgazione scientifica uno degli ambiti privilegiati del suo agire pubblico non solo nel suo ruolo di scienziata, ma anche nell’ambito della sua autorevole attività di parlamentare. La professoressa Cattaneo dà un contributo fondamentale alla divulgazione della scienza e rappresenta un modello per le giovani ricercatrici e per i giovani ricercatori del nostro Paese».