Sassari. Il Centro Studi Confcommercio di Via Pascoli a Sassari ha elaborato, accorpandoli, i dati che gli hotel iscritti alla Federalberghi-Confcommercio della Provincia di Sassari hanno inviato agli Uffici relativamente agli arrivi, presenze, provenienza e soggiorno medio degli ospiti presso le strutture ricettive alberghiere, del mese di luglio appena trascorso.

Emerge che sono stati campionati 4.588 posti letto giornalieri per complessivi 142.228 su base mensile, che gli arrivi nazionali sono stati 9.821 mentre quelli internazionali (prevalentemente europei) sono stati 14.223 relativamente al campione in analisi.
Le presenze nazionali sono state 36.526, quelle d’oltralpe 56.410.
Sull’intera provincia, il tasso di occupazione camere per il mese di luglio 2023 è stato pari al 71,81%, rispetto al 79,18 % del luglio 2022.
Un calo di 7,37 punti percentuali che porta il mese di luglio a segnare performance in ribasso anche rispetto al mese di luglio 2019.

Vale la pena di analizzare i resoconti su Alghero, la località turistica più frequentata e conosciuta del Nord Ovest dell’Isola, che se la passa meglio del resto della provincia arrivando a luglio 2023 ad un tasso di occupazione camere pari al 77,74%, comunque distante dallo stesso indicatore del luglio 2022 pari al 84,65% del totale.
Anche in questo caso, un calo di 6,91 punti, comunque importante per il mese di riferimento.

“Si conferma una stagione turistica difficile per gli operatori – commenta il Presidente della Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari – soprattutto considerando che i numeri attesi a bugdet, immaginati a novembre 2022 sulla scorta dell’eccellente andamento dell’estate 2022, erano sensibilmente migliori.
Tuttavia, pur con i cali occupazionali importanti, non va dimenticato il fatto che la stagione 2022 sarà difficilmente ripetibile, quindi il paragone con la stessa rischia di diventare ingeneroso nei confronti di quella in corso di sviluppo.”

Altro dato utile a fotografare l’andamento della stagione turistica è il soggiorno medio che l’ospite passa in questo angolo di Sardegna. “Contrariamente a quanto potevamo ipotizzare, la permanenza media (ovvero i giorni in media trascorsi in Hotel) è cresciuta da 3,74 giorni del luglio 2022 a 3,86 giorni di luglio 2023.
Questo dato fa pensare che, poichè gli arrivi nell’Isola sono in aumento come certificato dai numeri di porti e aeroporti, il fenomeno turistico in questa fase stia premiando il comparto extralberghiero non esercitato in forma di impresa (B&B e locazioni turistiche).

Infatti, a causa anche delle tariffe più competitive che quel tipo di alloggi possono praticare stanti gli oneri di gran lunga inferiori che gli stessi sopportano per via del loro modello organizzativo, in un momento di difficoltà reddituali portate dai fenomeni inflattivi noti, l’utente medio sta premiando quel tipo di offerta.

” Per agosto, non paiono esserci possibilità di recupero. Gli indicatori in nostro possesso certificano una domanda meno dinamica rispetto al 2022, quindi al momento – considera il Presidente Visconti – pare difficile un recupero mese su mese, figuriamoci su ciò che non è stato prodotto a giugno e luglio. Per venire incontro alle esigenze della nostra clientela, in molte strutture ricettive sono in corso promozioni che possono incentivare la voglia di vacanza in Sardegna, effettivamente meta elitaria, in chi ancora non avesse deciso dove impiegare il proprio tempo libero.”

Grazie all’abilità delle società di gestione degli aeroporti, sono moltissime le destinazioni collegate e quindi i potenziali sbocchi di mercato offerti alle strutture ricettive.
“Ci auguriamo che la stabilizzazione del prezzo dei biglietti aerei e navali e la revisione delle tariffe medie alberghiere – conclude il Presidente provinciale della Federalberghi Confcommercio, Visconti – possano far volare il last minute, come già successo in stagioni turistiche non troppo lontane nel tempo.”