Battista Cualbu è stato riconfermato all’unanimità presidente regionale della Coldiretti. L’elezione è avvenuta questa mattina con l’assemblea dei delegati riuniti nella sede a Cagliari. Originario di Fonni, pastore nella Nurra, Cualbu era presidente uscente e guiderà l’associazione anche per i prossimi 5 anni. Il nuovo quadro dirigente è stato presentato pubblicamente questa mattina ai giornalisti in una conferenza stampa dopo l’assemblea, dal confermato presidente Cualbu e dal direttore regionale, Luca Saba che hanno anche fatto il punto sulle principali vertenze che hanno visto e vedranno impegnata ancora l’organizzazione nei prossimi mesi.

CONSIGLIO. L’assemblea regionale ha anche eletto anche il nuovo Consiglio che sarà composto dai presidenti provinciali: Giorgio Demurtas (Cagliari); Leonardo Salis (Nuoro); Antonello Fois (Nord Sardegna) e Paolo Corrias (Oristano), dai presidenti delle Donne (Mariafrancesca Serra), dei Pensionati (Giovanni Girasole) e dei Giovani (Nicola Stefano Tuveri) e anche dai nuovi eletti: Efisio Perra, Salvatore Pau, Michela Dessì, Giuseppe Onnis, Cesarino Moni, Salvatore Morittu, Raffaele Stochino, Alessandro Mancini, Giancarlo Capraro, Giovanni Murru, Efisio Sarai e Martino Malu.
RINNOVI. Si chiude oggi, così, la lunga fase dei rinnovi in Sardegna che ha visto investite tutte le cariche sociali, con l’impegno dell’Organizzazione che si è svolto nei precedenti sei mesi. Sono state rinnovate tutte le 303 sezioni comunali con l’elezione di altrettanti presidenti che si caratterizzano ancora una volta per la giovane età, con i tanti under 40 anni e laureati. I rinnovi hanno riguardato anche i pensionati, i giovani e le donne.
COLDIRETTI. Con oltre 20 mila soci diretti, tra coltivatori diretti, società e cooperative e gli oltre 40 mila pensionati, Coldiretti resta una delle associazioni più importanti dell’isola e del Paese. Una presenza capillare nel territorio per l’associazione che conta, in Sardegna, 270 dipendenti in 38 uffici dislocati in 315 paesi della Sardegna. Nella filiera, con le sue aziende, Coldiretti rappresenta in contabilità un volume d’affari di circa 295 milioni di euro con 37 mila domande e intermedia, con le sue aziende, 180 milioni di euro di interventi comunitari. Inoltre con 14,9 milioni di euro di bilancio aggregato sviluppato attraverso i servizi, oggi rappresenta la più grande associazione della Sardegna. Ogni anno, inoltre, si distribuiscono circa 41 milioni di litri di gasolio agricolo, per un risparmio di 20 milioni di euro sulle accise. Coldiretti è anche vicina ai pensionati con un sostegno che passa dalle malattie professionali alle pensioni, grazie al sostegno gratuito di Épaca. Infine con Campagna Amica, fiore all’occhiello dell’associazione, si distribuiscono prodotti di qualità e a chilometro zero grazie agli oltre 400 produttori (20 mercati nell’isola), per un fatturato che supera i 35 milioni di euro.
CUALBU. “Ringrazio tutta l’assemblea e tutti i soci che mi hanno riconfermato la fiducia anche per questo prossimo mandato, una elezione per nulla scontata e che mi riempie di orgoglio – sottolinea il presidente Cualbu dopo l’elezione – se ci guardiamo alle spalle vediamo le tante battaglie vinte e il sostegno che abbiamo dato alle aziende agricole della Sardegna e delle famiglie che si celano dietro – ricorda – sono stati anni difficili, contraddistinti dalla pandemia Covid e dalle tante difficoltà per le imprese di settore. Ma le risposte sono arrivate grazie al grande lavoro di tutta l’organizzazione – conclude Cualbu – adesso dobbiamo continuare a portare avanti le istanze ancora aperte perché sono tante le sfide del futuro, a cominciare dai bandi che devono partire tra quelli sul bovino da latte, cerealicoltura e olivicoltura e che devono essere impegnati entro dicembre. Bisogna recuperare il tempo perso e programmare in funzione delle esigenze dell’agricoltura sarda”.
SABA. “Coldiretti, anche con le elezioni, ha dimostrato ancora una volta quanto sia una associazione democratica e che parte dal basso eleggendo tutte le sue cariche partendo dai territori – sottolinea Luca Saba, direttore di Coldiretti sardegna – siamo presenti in modo capillare nel territorio, così come è capillare la nostra organizzazione. Troppo spesso il valore dei corpi intermedi viene messo in discussione ma noi continuiamo ad avare un rapporto stretto con il territorio e di confronto con la gente – aggiunge – grazie a questo metodo democratico portiamo la voce della gente nei luoghi decisionali dove operano le istituzioni”.