Martis. Ethno’s Festival letterario torna venerdì 24 Novembre. Al Museo Paleobotanico di Martis, con inizio alle 18 30, andrà in scena una serata tutta da vivere. Attraverso i libri per l’infanzia parleremo di inclusione, di un mondo dove essere diversi è un dono, un’opportunità di arricchimento. “Libri senza confini” è la mostra bibliografica a colori curata dallo SBANGL (Sistema Bibliotecario Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas), dove ogni colore rappresenterà una possibilità. Libri che non solo raccontano storie di disabilità e di diversità, ma che, grazie agli strumenti di realtà aumentata, riescono ad essere letti anche da chi ha difficoltà di comprensione o apprendimento. Libri che offrono ai bambini uno strumento importante: lo stimolo per comprendere il mondo, e la propria creatività. Strumenti ancor di più oggi fondamentali per lo sviluppo cognitivo dei bambini. Gli spettatori verranno dunque coinvolti in questo percorso creativo con la presentazione dei lavori, frutto dei laboratori realizzati nelle otto biblioteche dello Sbangl a cura di Sara Ingenuo.
L’arte come strumento per “tirare fuori” la nostra personalità, i nostri sentimenti, persino le nostre paure. “Io vengo da un altro pianeta”, si intitola cosi l’esposizione che racconta 8 laboratori itineranti realizzati in 10 giorni nelle biblioteche dello Sbangl per affrontare la difficile tematica della disabilità attraverso l’arte. Yayoi Kusama , Paul Klee e Frida Khalo, artisti che hanno vissuto sulla propria pelle una qualche forma di limite fisico o psichico, sono stati i protagonisti dei laboratori letterari e artistici che hanno coinvolto circa 130 bambini e bambine di Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Perfugas, Santa Maria Coghinas e Tergu. Attraverso i libri e l’esperienza dei laboratori artistici, i bambini e le bambine hanno conosciuto gli artisti, si sono cimentati nella rivisitazione della loro poetica e hanno espresso tutto il loro sé. La serata sarà introdotta da Carmelana Nuvoli, della Comes Cooperativa Mediateche Sarde. Dopo la presentazione della mostra, sarà il momento della “lettura ad alta voce”. Conoscete “Nati per Leggere”? È un progetto che ha l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Interverrà Paola Cardo, (responsabile territoriale di Nati per leggere e vicepresidente dell’Aib Sardegna). “Nati per Leggere” sostiene il diritto alle storie, poiché grazie alle pagine dei libri e alle parole, è possibile garantire a tutti i bambini e a tutte le bambine uguali occasioni di sviluppo. In particolare assisteremo alle letture di Azzurra Solinas con “Abbaia George”. Il libro: “Abbaia George” (Salani, 2010) è un piccolo capolavoro di Jules Feiffer, celebre illustratore newyorchese. Tutta l’ironia e la capacità di divertire con l’immediatezza del fumetto si percepisce anche a una prima lettura di questo libriccino la cui spiccata qualità è soprattutto una: diverte moltissimo! Specie se letto ad alta voce, con grande sfoggio di voci, suoni e facce buffe. A seguire uno speciale appuntamento musicale con Pasquale Demis Posadinu con “Il riciclo suona bene”. La musica, si sa, fa bene all’umore, riduce lo stress e dona momenti di allegria e spensieratezza, ma può anche offrire molto altro, perché, ad esempio, può fare bene all’ambiente. Come? Grazie al riciclo.

sono tantissimi gli appuntamenti in programma dell’ Ethno’s Festival letterario, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si inizia alle 10 00, presso la Casa alloggio per anziani del Comune di Laerru e alle 11 00 alla casa alloggio per anziani del Comune di Martis con “Parole di ispirazione per combattere la violenza sulle donne”. Da Deledda a Murgia, un viaggio nel tempo, raccontato da Silvia Piga, per sensibilizzare sulla violenza di genere. L’intensa serata di sabato inizierà alle 21 15 con la presentazione del libro “Un modo semplice” di Daniela Piras (Talos edizioni, 2020). La storia di due studenti che intrecciano una relazione, che poi si evolve su due binari paralleli, attraverso la stesura di due diari, quello di “lei” e quello di “lui”. L’artificio narrativo è stato scelto per svelare la duplicità della stessa storia, e per invitare a ragionare sul fatto che mai niente è soltanto bianco o nero. I temi affrontati sono quelli della violenza psicologica e fisica, del ricatto emotivo, dello stalking. Temi, che, come ben sappiamo, sono attualissimi e toccano la sfera emotiva e familiare di tutti noi. L’incontro con l’autrice è moderato da Francesca Arca. A seguire “Nero d’archivio – Donne vittime e autrici di reato tra Otto e Novecento”, un lavoro della criminologa Lorena Piras. Dalle carte del fondo della Corte d’Assise di Sassari uno spaccato di come le donne erano inquadrate nella società e nel diritto. Seguirà “̀” anteprima del nuovo spettacolo della cantante Claudia Aru accompagnata al pianoforte da Simone Sassu. Un viaggio tra parola e musica tra le figure femminili più importanti della nostra isola. Racconteranno non i grandi nomi altisonanti, ma le donne che, nel silenzio, reggono il peso della nostra società. Tra una risata e una lacrima, laboriose, pettegole, sofferenti, generose, religiose, pazienti e arrabbiate, fortissime e orgogliose, Fèminas vuole raccontare le donne per come sono, con i loro pregi e i loro difetti tra ritmi e incalzanti e romantiche melodie.

al Centro Polivalente “V. Migaleddu”, è il momento tanto atteso con Giovanni Muciaccia. Alle 17 30 l’autore presenterà il libro “Attacchi d’arte contemporanea” ( Rizzoli 2022). Muciaccia storico conduttore di , racconterà al pubblico alcuni estratti del libro attraverso la proiezione di immagini e video. L’intento è quello di fornire al pubblico una serie di suggestioni che stimolino la creatività attraverso una comprensione dell’arte del nostro tempo raccontando le opere degli artisti. Il primo capitolo è dedicato al meme e alle opere di Banksy attraverso la Poesia Visiva, il secondo alla Simmetria radiale, anello di congiunzione, secondo l’autore, tra antico e contemporaneo. Nel terzo capitolo Giovanni ci parla di una intuizione: la possibilità di accoppiare le note musicali ai colori, quindi di poter “trascrivere” la musica attraverso il colore. Nell’ultimo capitolo viene chiarito un principio dell’arte: il rovesciamento. Uno dei capitoli del libro infatti è volutamente stampato al contrario per poter chiarire una serie di concetti che vengono vissuti dal lettore mentre lo legge. Il rovesciamento appunto, l’obbligo all’azione, lo spaesamento, l’Arte Relazionale. La serata con il grande Muciaccia è su prenotazione al numero 349 066 0196.