Ozieri. Arriva a Ozieri la quarta edizione di “Morròculas”, il Festival della letteratura per bambini e ragazzi che si terrà domenica 26 novembre, a partire dalle ore 17:00 presso il Centro Culturale “San Francesco”.

Anche a Ozieri sarà dato spazio alla presentazione di un libro per bambini e ragazzi e ospite della tappa sarà Mamadou M’Begue con il suo “IL PESCATORE E LA SIRENA”.

“Nel villaggio di Soumbedioune viveva un pescatore. Era disperato perché ogni volta che andava a pescare, non riusciva mai a prendere un pesce, nonostante il mare di Soumbedioune fosse molto ricco”.

Inizia così questa storia legata al mare, basata su una leggenda tramandata dai pescatori locali, che viaggia dal Senegal alla Sardegna, da Soumbedioune a Sant’Elia. Perché il mare non si ferma lì.

Una storia illustrata per bambini con tanto da raccontare anche ai più grandi.

Mamadou M’Bengue vive da oltre vent’anni in Sardegna dove lavora come animatore e mediatore culturale.

Da qualche anno porta avanti il progetto Mamadou racconta, attraverso il quale guida i bambini alla scoperta dell’Africa muovendo dai racconti che fin da bambino ha sentito dalla voce di suo Nonno Babacar.

Nei racconti di Mamadou l’interazione costituisce un momento fondamentale attraverso il quale condividere la propria cultura. Il canto, il ballo e la musica costituiscono gli indispensabili ingredienti per una piena comunicazione. Il racconto è un luogo di incontro interculturale e la fiaba veicola i messaggi comuni a culture diverse.

 

I bambini presenti prenderanno parte anche al laboratorio condotto da Marta Pala (progetto spazioperaria), che li condurrà nel mondo di Gianni rosari con UN CIELO DA INVENTARE. Laboratorio di pittura e disegno.

Ispirati dalla lettura del racconto “Il cielo è di tutti”, di Gianni Rodari, i piccoli partecipanti costruiranno insieme il loro cielo, con fazzoletti di carta e stoffa dipinti da loro stessi.

Sarà un cielo nuovo e accogliente, che avrà posto per tutti i colori, le forme e le facce del mondo, e a cui verrà data la forma di un… tappeto volante, pronto per portare nel mondo un augurio di pace e amicizia.

—–

Marta Pala (spazioperaria) ha una formazione ibrida tra arti visive e arti performative che la ha portata a lavorare con i bambini nel campo della didattica artistica a partire dal 2012, cominciando in diversi musei del cinema e poi di arte contemporanea, in particolare presso il dipartimento didattico del museo Man di Nuoro.

È atelierista per la scuola dell’infanzia (formazione Artebambini), attrice e animatrice teatrale e collabora con associazioni culturali, biblioteche, librerie, scuole e numerosi festival di cultura per l’infanzia presenti sul territorio sardo.

Il progetto spazioperaria nasce dal desiderio di far dialogare tra loro diversi linguaggi artistici nell’ambito di un’unica esperienza di laboratorio, con l’obiettivo di ampliare gli strumenti e le possibilità espressive a disposizione di ogni bambino, in un’ottica multidisciplinare orientata alla libera sperimentazione del processo creativo.

Questo dialogo tra universi espressivi rispecchia il dialogo tra le persone che nasce in ogni laboratorio, concepito come un’esperienza, uno spaziotempo in cui mettersi in gioco, attraverso l’incontro con gli altri e l’arte.

 

Gli adulti (genitori, educatori, docenti, assistenti sociali, ludotecari, bibliotecari e tutte le persone interessate al tema) potranno assistere alla conferenza pedagogica BULLISMO E CYBERBULLISMO. Quali interventi per prevenire e combattere il fenomeno?

L’incontro analizza le tipologie di intervento pedagogico e sociale di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

La conferenza pedagogica sarà tenuto dalla dott.ssa Monia Satta (Associazione Akròasis), laureata in Pedagogia e specializzata in Educazione e Natura.

Si occupa da più di vent’anni di promuovere percorsi educativi per bambini, adolescenti e adulti in collaborazione con diverse realtà del Terzo Settore e con le scuole di ogni ordine e grado.

Collabora con l’Agenzia Nazionale Erasmus INIDRE e con la Libera Università di Bolzano.