Sassari. La risposta entusiastica del pubblico del Comunale ha decretato il successo anche dell’ultima produzione del de Carolis che, dopo una stagione costellata di novità e ottimi riscontri di pubblico e critica realizzata con il sostegno del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna, chiude il 2023 il con un trionfo assoluto. Teatro gremito in tutte e tre le recite per questa produzione dell’amatissimo “Nabucco” di Giuseppe Verdi per la quale il direttore artistico del de Carolis Alberto Gazale ha selezionato un cast di altissimo prestigio internazionale. “Siamo felicissimi di questo ultimo grande successo – dice Gazale – che chiude una stagione molto importante per la città e per il teatro in cui abbiamo riscontrato una grande vicinanza del pubblico per noi linfa vitale che dà un senso a tutto il nostro lavoro”.

A dirigere l’orchestra dell’Ente è stato il maestro Fabrizio Maria Carminati, uno dei direttori d’orchestra più noti e apprezzati del firmamento musicale. Grazie al suo attento e approfondito lavoro sulle infinite sfumature di questa raffinata partitura l’orchestra del de Carolis è riuscita a dare ancora una volta il meglio affrontando con sicurezza la difficile prova, tra gli applausi infiniti del pubblico. Ottimi risultati anche per Il coro del de Carolis, preparato da Antonio Costa e chiamato ad interpretare un ruolo dominante nel “Nabucco”, un vero e proprio personaggio a rappresentare i soldati di entrambe le fedi ed il popolo. L’imponente allestimento dell’ Ente de Carolis e del teatro Lirico di Cagliari è andato in scena con l’efficace regia di Leo Muscato, ripresa da Alessandra De Angelis, che riesce a dare il giusto colore e il carattere ad ogni personaggio interpretando con grande sensibilità la partitura verdiana. Di grande impatto le scene di Tiziano Santi e i costumi Silvia Aymonino, (assistente ai costumi Maria Antonietta Lucarelli), anche questi studiati con grande eleganza e valorizzati dal disegno Luci Alessandro Verazzi. Lunghissimi applausi per i grandi interpreti presenti sul palco che sono riusciti a dare un personale contributo artistico ad un’opera celeberrima tra le più amate e ancora oggi più rappresentate al mondo a 181 anni dalla sua prima rappresentazione alla Scala di Milano.

Il baritono sardo Marco Caria ha debuttato nel ruolo del titolo proponendo un’ interpretazione matura e molto sentita del suo personaggio, sia da un punto di vista attoriale che vocale, disegnando un Nabucco estremamente convincente ricco di colori e personalità. Ottimo il debutto a Sassari del soprano Anastasia Boldyreva che ha affascinato il pubblico nel ruolo di Abigaille con una voce potente ma al tempo stesso sfaccettata, agile e sinuosa nell’addentrarsi con precisione nella complessità del personaggio. Boldyreva rende con veemenza gli scoppi d’ira della schiava guerriera e la sua voglia di riscatto, ma è anche capace di incorniciare con toni drammatici la sua commuovente umanità di donna respinta e figlia rinnegata. Perfetto nel ruolo di Zaccaria il basso Ruben Amoretti, convincente il mezzosoprano Shay Bloch che porta in scena una Fenena dalla voce potente e densa di sfumature. Applausi anche per tutti gli altri solisti sardi del cast: Gian Silvio Pinna (Ismaele), Marco Solinas (Sacerdote di Belo), Mauro Secci (Abdallo), Vittoria Lai (Anna).

Oltre i numerosi appalusi a scena aperta, che hanno accompagnato i protagonisti in un’atmosfera di grande calore, nel finale il pubblico ha salutato il cast con oltre10 minuti di applausi. La replica di domenica 10 alle 16.30 è già sold out, ultimissimi posti disponibili per la terza recita del 12 dicembre alle 20,30.

Credito foto: Casula