“Un decreto ritirato a tempo di record: a soli sei giorni dalla sua emanazione. Così, in modo incomprensibile, l’assessore alla Sanità Carlo Doria ha fatto marcia indietro dopo aver emanato un “decreto – pezza” per consentire l’immissione di nuovi farmaci nel mercato regionale, senza ulteriori danni, dopo il terremoto provocato dalla soppressione del Prontuario Terapeutico regionale, disposta con la legge n° 9 art. 52 del 23 ottobre scorso e che sarà in vigore a partire dal primo gennaio 2024”.
“Una decisione – spiega Desirè Manca  (M5s)  – evidentemente inopportuna e mal calcolata che ha portato alle dimissioni irrevocabili dei componenti della Commissione del Prontuario Terapeutico regionale e all’interruzione improvvisa e anticipata di tutte le attività necessarie a consentire l’ingresso dei nuovi farmaci nel mercato regionale.
Quanto accaduto – osserva Desirè Manca – è un fatto grave che mina il diritto alla salute dei sardi, in quanto non è ammissibile che decisioni di tale portata possano essere prese senza valutare attentamente le conseguenze.
“Dopo il danno – prosegue la consigliera – Doria ha disposto, con decreto n° 38 del 23 novembre 2023, di definire la nuova procedura di immissione dei farmaci nel mercato regionale con la costituzione di un gruppo di lavoro, costituito da sette professionisti altamente qualificati, per la definizione delle procedure di attuazione della legge di riforma.
Ma subito dopo con decreto n. 42 del 29 novembre 2023 ha disposto l’annullamento del decreto pubblicato appena sei giorni prima”.

Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Doria “per sapere quali siano le motivazioni per cui è stato necessario rivalutare la composizione del gruppo di lavoro al fine di valorizzare adeguatamente le professionalità interne all’amministrazione, considerato che già nel decreto n° 37 è stato precisato che in caso di necessità il servizio possa avvalersi delle competenze di figure presenti nelle Aziende del Servizio Sanitario Regionale”.