Con le feste di fine anno arrivano puntualmente il panettone, il presepio, l’albero e i consigli su quali film andare a vedere per Natale e Capodanno.
Anche il circolo “Antonio Gramsci” di Torino e l’associazione “Visioni da Ichnussa”, nelle vesti di promotori cinematografici, hanno tenuto fede alla tradizione elaborando una piccola guida sui migliori film sardi da vedere non solo in questi giorni di festa ma per tutto il corso del nuovo anno.

Ce n’è per tutti i gusti. I dodici film proposti, pur diversissimi per tematica e stile, sono accomunati dall’alto livello qualitativo. Per essi vale la dichiarazione di Gianluca Aste, Presidente della FIlm Commission della Regione Sardegna: “Storie antiche e di un’attualità disarmante, racconti del presente presentati sotto una nuova luce, capaci di interpretare un’isola in continua evoluzione e in grado di accogliere i talent e i creativi, le loro storie e quelle dei professionisti dell’audiovisivo per portare il cinema Made in Sardegna nel cuore dell’Europa e del mondo”.

Si parte da quelli freschi di uscita come “Anna”, “Doppia Coppia”, “La sedia” e “Visioni Sarde”, per suggerire ancora una volta “Il muto di Gallura”, “Tutti i cani muoiono soli”, “La Sposa del vento” e “L’estate di Joe, Liz e Richard” che viaggiano sulla scia del successo degli ultimi mesi. La mini guida consiglia, inoltre, di rivedere “Bentu” e “L’Agnello” entrati ormai tra i classici. Per il 2024 è attesissima l’uscita in sala di “Vangelo secondo Maria” e “Berchidda live” di cui se ne sentirà parlare a lungo.

Ecco, in ordine rigorosamente alfabetico e quindi non di merito, i titoli consigliati.

“Anna” di Marco Amenta (Italia, Francia/2023/119′). Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima.

“Bentu” di Salvatore Mereu (Italia/2022/70′). Il film segue la vita quotidiana di un vecchio contadino che aspetta l’arrivo del vento, una parabola morale sulla sfida dell’uomo con la natura, nella Sardegna degli anni ‘50.

“Berchidda live” di Michele Mellara, Alessandro Rossi, Gianfranco Cabiddu (Italia/2023/93′). Un viaggio nell’archivio di Time in Jazz raccoglie ed elabora più di 1500 ore di materiali girati in 25 anni da Gianfranco Cabiddu e la sua troupe nelle varie edizioni del festival creato e diretto da Paolo Fresu a Berchidda.

“Doppia Coppia” di Igor Biddau (Italia/2023/88′). Fernanda convince il suo amico del cuore Vincenzo a passare un week-end anche con Anna e Tonino, i loro amici sfortunati in amore, nel tentativo di farli diventare una coppia. Non sanno però che i loro piani prenderanno una direzione inaspettata.

“Il muto di Gallura” di Matteo Fresi (Italia (Italia/2022/103′). Nella Gallura di metà Ottocento, una faida tra due famiglie causò la morte di oltre 70 persone. Il protagonista Bastiano Tansu, sordomuto dalla nascita, è un personaggio realmente vissuto.

“L’Agnello” di Mario Piredda (Italia/2019/95′). Anita, 16 anni e vive a, insieme a suo padre Jacopo che è malato e avrebbe bisogno di un trapianto. I tempi d’attesa per la ricerca di un donatore sono troppo lunghi. Jacopo ha un solo fratello, Gaetano; i due non si parlano da anni a causa di un feroce litigio.

“La sedia” di Gianluca Vassallo (Italia/2023/ 104′) In una Sardegna arsa dal sole un uomo, dopo la scomparsa del padre e aver ereditato una sedia e una pistola, vuole risposte ai suoi interrogativi esistenziali.

“La Sposa del vento” di Giovanni Coda (Italia/2022/80′). La violenza, il sopruso e l’assassinio delle donne, non solo è sempre esistito ma è esistito ovunque ed è difficile ricostruire le storie delle vittime. Un gruppo di donne si confrontano e i loro racconti si snodano tra vita vissuta, cronaca, storia e cocente attualità.

“L’estate di Joe, Liz e Richard” di Sergio Naitza (Italia/2022/80′). La scogliera dei desideri”, uscì nel 1968 e, nonostante un cast artistico eccezionale fu un epocale fallimento. Il documentario ricostruisce, con dettagli inediti, l’avventurosa storia di un film maledetto diventato oggi un bizzarro cult movie.

“Tutti i cani muoiono soli” di Paolo Pisano (Italia/2023/84′). Rudi vive di piccoli crimini, ha sessant’anni e buona parte della vita l’ha passata da solo. Temuto e rispettato, sa tutto del suo piccolo mondo. Ma non sa che le cose che ti lasci alle spalle a volte ti raggiungono, si aggrappano a te, ti investono.

“Vangelo secondo Maria” di Paolo Zucca (Italia/2023/105′). Maria (è una ragazza giovanissima originaria di Nazareth,Essendo una donna nella Palestina antica, alla giovane è proibito leggere e scrivere. Eppure, Maria in sinagoga è entusiasta di come i profeti riescano ad avere un dialogo diretto, da pari a pari, con Dio.

“Visioni Sarde”. (Italia/2023/ 119′). Il meglio del cinema breve sardo con i corti: “Dalia” di Joe Juanne Piras, “Giù cun Giuali” di Michela Anedda, “Incappucciati, Foschi” di Nicola Camoglio, “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio, “La punizione del prete” di Francesco Tomba, Chiara Tesser, “Ranas” di Daniele Arca, “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda, “Ti aspetto qui” di Gabriele Brundu.