Desta più di una preoccupazione la delibera di Ares sull’affidamento del servizio di “Sportello anagrafe sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare” per le Asl di Sassari, Gallura, Sulcis e Cagliari, dove già lavorano oltre 55 informatici, alcuni da dieci anni, che vedono minacciato il loro posto di lavoro.

La denuncia della Cgil Sardegna insieme a Fp e Filcams regionali si riferisce a due passaggi della delibera. Il primo riguarda la clausola sociale, che viene citata da Ares con argomentazioni tese sostanzialmente a depotenziarla, il secondo riguarda invece il contratto collettivo, con l’indicazione, del tutto inappropriata, di applicare il Multiservizi.

“Una stazione appaltante come Ares dovrebbe rappresentare un esempio positivo per tutto il sistema degli appalti in Sardegna e proporsi come parte terza nei processi sindacali”, spiegano i segretari regionali Nicola Cabras (Cgil), Giorgio Pintus (Fp) e Nella Milazzo (Filcams) sottolineando che, “al contrario siamo davanti a un tentativo di ridurre, delimitare, circostanziare, attenuare l’efficacia della clausola sociale arrivando persino a suggerire alle aziende le argomentazioni giuridiche da utilizzare per liberare l’eventuale impresa che si aggiudicherà l’appalto dalla responsabilità di riassorbire le professionalità che da anni garantiscono il servizio”.

In particolare, recita testualmente la delibera: “L’applicazione di detta clausola non avrà l’effetto di limitare la libertà di impresa e di iniziativa economica e, pertanto, l’obbligo di riassorbimento dei lavoratori alle dipendenze dell’appaltatore uscente nello stesso posto di lavoro e nel contesto dello stesso appalto, deve essere armonizzato e reso compatibile con l’organizzazione di impresa prescelta dall’operatore economico subentrante”.

Un sostanziale via libera, del tutto gratuito e ingiustificato, che appare infischiarsene delle ricadute sociali che una gara d’appalto impostata con questi presupposti può generare. Per queste ragioni il sindacato invita Ares a modificare la delibera, sia nel passaggio relativo alla clausola sociale sia in quello dove si suggerisce l’applicazione del contratto Multiservizi.

Un invito formale, con l’auspicio che venga accolto al più presto, altrimenti – avvertono sin da ora Cgil, Fp e Filcams – verranno decise le azioni di protesta utili a difendere i lavoratori e le lavoratrici che con professionalità garantiscono da anni il funzionamento dello Sportello nelle diverse Asl della Sardegna.