Firenze. Ha preso il via il decimo anno del Salone dell’archeologia e del turismo culturale, il tourismA diretto da Piero Prunetti dalla cui intuizione nacque la rivista Archeologia Viva.

Una ripresa che segna momenti di grande prestigio nel programma del Salone e che riconosce alla Sardegna, ancora una volta, un ruolo ed uno spazio centrale nella comunicazione e promozione archeologica del Salone.

Alla Sardegna, è destinata una posizione centrale, di passaggio obbligato e di massima visibilità di quasi 100 mq complessivi d’esposizione. Spazi espositivi centrali di massima visibilità arricchiti grandi pareti luminose ledwall su complessivi 34 mq di cui 16 mq nell’ambito del Salone Club e 18 mq nello spazio adiacente di accesso all’auditorium.

L’immagine coordinata in un allestimento di grande impatto visivo ed emotivo rafforza la percezione di una proposta turistico-cultura decisa, qualificata ed organizzata. Le immagini catturano ed il visitatore anche più distratto è costretto a fermarsi ed ammirare la Sardegna.

Guida la delegazione sarda l’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, la Fondazione Mont’e Prama con le meraviglie del Sinis, l’Unione dei Comuni della Trexenta con il suo progetto pluriennale Experience Tour, che tanto successo continua a registrare al tourismA, la rete dei 20 musei da nord a sud della Sardegna che hanno aderito al circuito SMART, Siti e Musei Archeologici in Rete col Territorio, l’Associazione Culturale Archeofoto Sardegna la cui opera di divulgazione da anni ha sedotto sempre più appassionati e la Casa Editrice Carlo Delfino, organizzatrice e curatrice degli allestimenti, per il decimo anno consecutivo, della presenza della Sardegna a Firenze e promotrice dal 1981, di collane tematiche di successo incentrate sull’archeologia e la storia dell’isola.

LA SARDEGNA A FIRENZE
È stata la giornata del racconto delle domus de Janas, le misteriose case delle fate preistoriche della Sardegna. A queste misteriose ed uniche tombe ipogeiche che riproducono con tanta maestria l’ambiente domestico di un’abitazione lontana diverse migliaia di anni è stata dedicata la lectio del Prof. Alberto Moravetti e i racconti di lavoro del fotografo Nicola Castangia, anche in ricordo del bravo Maurizio Cossu, compagno di viaggio nel lungo lavoro che ha inventariato con immagini fotografiche, video e aeree le tante domus de janas della Sardegna. A lui è andato il ricordo dell’amico collega, recentemente scomparso, e l’applauso del pubblico.

Il lavoro è raccolto in un volume, il millesimo titolo della Carlo Delfino Editore, curato dal Prof. Alberto Moravetti, archeologo e decano dell’Università di Sassari per la parte scientifica cui si correda una avvincente sequenza di immagini firmate dalla maestrìa del fotografo Nicola Castangia.

In primo piano anche gli oramai celebri Giganti di Mont’e Prama, giovani eroi guerrieri di un cimitero che li celebra alle pendici di una dolce collina di palme.

Il loro mondo risale agli inizi del primo millennio avanti Cristo. Di loro si sa ancora troppo poco così come non abbastanza di quel magico scrigno di storia, baciato da una geografia che ne favorì ricchezza e cupidigie commerciali di popoli conquistatori o solo in cerca di porti amici.

Altro evento di oltre un’ora d’attenzione rapita, il progetto Esperience tour della Trexenta.

Il cuore meridionale del Campidano invece, la Trexenta, esibisce a Firenze la sua storia plurimillenaria. Ci si immerge nelle colline agricole granaio di Cartagine e di Roma e prima ancora terre privilegiate dai sardi indigeni perché lontane dalle acque malariche, fertilissime e ben difendibili.

In Trexenta si può trovare tutto: dal neolitico alle tracce spagnole ben apprezzabili in piccole chiese di borghi e campagna nelle quali pregavano i contadini asserviti ai nobili latifondisti aragonesi prima e spagnoli poi, che in queste terre andavano a trovare ristoro dai fastidi della vita cagliaritana.

Pozzi sacri, tombe dei giganti, testimonianze di una vita ed abitato rurale plurimillenario nel quale il buon cibo consola e ristora le aspettative dei viaggiatori esperienziali più esigenti che così tanto hanno gradito le proposte progettuali del progetto Experience Tour.

ARCHEOLOGIA, CULTURA E TURISMO
L’archeologia alimenta la fantasia di curiosi e storici, di appassionati di ogni età, di lettori e viaggiatori sempre più attenti ai temi legati agli studi e alle scoperte dei mondi antichi.

Il Salone dell’archeologia e del turismo da dieci anni agevola l’incontro fra archeologia e turismo nella convinzione che l’archeologia e la storia dei territori possano essere protagoniste e generatrici di un marketing turistico dedicato a viaggiatori attenti, disciplinati, rispettosi dell’ambiente culturale, sociale, paesaggistico in cui si immergono.

La Sardegna e i territori che rinnovano la propria presenza a Firenze hanno scelto di presentarsi uniti come territorio isolano, diversi per peculiarità e specificità.

È questa la formula richiesta dai tour operator: pacchetti e itinerari turistici strutturati, originali, concorrenziali per contenuti e costi.

Quanti hanno recepito questa esigenza ed hanno lavorato per soddisfarla, possono vantare concreti successi che stimolano il prosieguo di visioni d’indirizzo che siano rispondenti alle aspettative dei mercati ed alle reali capacità di accoglienza e fornitura di servizi dei territori.

La scorsa edizione, il tourismA ha potuto vantare, in soli tre giorni di lavori e con ancora forti le eco di un Covid determinato a non andar via, oltre 11.000 visitatori da tutto il mondo, una eco nei principali media nazionali e internazionali, workshop dedicati con presenze internazionali di compratori e agenti professionisti del turismo.

L’auspicio è che i numeri ed i riscontri commerciali in favore della Sardegna siano ancora più incoraggianti dello scorso 2023.