È iniziata ieri la fase di allestimento del cantiere per i lavori di manutenzione straordinaria, da parte di ENAS, degli acquedotti del nord ovest della Sardegna. Gli interventi interesseranno il tratto di acquedotto denominato “Coghinas 1” (che collega l’invaso di Santa Maria Coghinas con la Z.I. Porto Torres) e il Coghinas 2 che fornisce la zona di Truncu Reale a Sassari e Alghero.

Le due infrastrutture saranno oggetto di due tipologie di intervento ciascuna, distinti in 4 lotti: due definite in relining (con il recupero della struttura già esistente senza procedere alla sua distruzione) e due di sostituzione che consiste nella demolizione e successivo rimpiazzo delle parti oggetto dell’intervento.

Il cronoprogramma prevede che i lavori di restauro in relining del Coghinas 1 saranno avviati a metà marzo, mentre l’intervento in sostituzione partirà in prossimità dell’estate. L’inizio dei lavori di manutenzione al Coghinas 2 (sia in relining che in sostituzione) è previsto con la conclusione della stagione irrigua. In ogni caso, la programmazione dei lavori permetterà di rispettare le scadenze comunitarie del maggio 2026.

Il finanziamento dei lavori proviene dai fondi PNRR ed ammonta a 66 milioni di euro. Una cifra che sarà sufficiente per intervenire su una parte della condotta senza riuscire però a soddisfare interamente le esigenze manutentive. Infatti, ENAS ha stimato che il costo totale delle somme occorrenti per una manutenzione completa è superiore a 150 milioni di euro.

Nello specifico, gli interventi straordinari interesseranno gli acquedotti nei tratti relativi ai comuni di S. Maria Coghinas, Valledoria, Castelsardo, Sorso, Sassari e Porto Torres. I costi relativi ai due lotti dei lavori per il Coghinas 1 ammontano a € 12.360.000 e € 8.240.000 mentre per quelli relativi al Coghinas 2 sono previsti € 9.476.000 e € 22.974.000.

Queste attività di manutenzione consentiranno di “allungare” adeguatamente la vita utile delle infrastrutture (realizzate tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ’80) e garantirne una più razionale e funzionale gestione. Comporteranno grossi benefici per l’approvvigionamento idrico delle zone interessate: da un lato permetterà di ridurre in modo significativo il numero degli interventi di riparazione e dall’altra ne accorcerà i tempi. Infatti, saranno realizzate anche opere di sezionamento e regolazione lungo linea della condotta: una soluzione che garantirà una maggiore efficacia negli interventi futuri, riducendo notevolmente le tempistiche (dovendo intervenire su tratti più brevi).

Questo finanziamento permette di porre rimedio ad una serie di difficoltà gestionali (presenti fin dalla realizzazione dell’opera, realizzata talvolta su terreni privati in assenza di esproprio) che non hanno permesso, con il poco personale trasferito dai precedenti gestori ad ENAS in virtù della legge 19/2006, il corretto e costante esercizio dell’importantissima infrastruttura.