È dedicato a un film cult per eccellenza, “Johnny Guitar” di Nicolas Ray, il nuovo saggio di Piero Spila, che sarà presentato in prima nazionale giovedì 28 marzo alle 17.30 nel Polo Bibliotecario Falzarego 35 a Cagliari, tra le anteprime del Festival Premio Emilio Lussu.

L’autore dialogherà con il direttore artistico del festival, Alessandro Macis, per illustrare le caratteristiche e il contesto che circonda una delle pellicole western più amate, studiate ed omaggiate da registi di culto quali Truffaut, Wenders, Almodóvar e Scorsese. Un’opera cinematografica che, per fortuna, sfugge all’abbandono nei musei, non invecchia e, a più di settant’anni dalla prima visione, sa ancora parlare al pubblico contemporaneo con temi sempre all’ordine del giorno (l’intolleranza, il culto della sopraffazione, la democrazia messa a rischio). È un western che ha poco a che fare con le regole del genere, ma che possiede dentro, vivissima, la fiamma della magia del cinema.

Il libro è uscito recentemente per la collana “I migliori film della nostra vita” pubblicata da Gremese Editore e diretta da Enrico Giacovelli. Integrato da un prezioso apparato iconografico di oltre duecento immagini e fotogrammi tratti direttamente dalla pellicola – ricostruisce il contesto socio-culturale-politico in cui è stato ideato il film, partendo dalla sua genesi all’accoglienza nelle sale e presso i critici.

Un western misterioso e stravagante, ma anche liberatorio, anarchico, votato all’utopia, segnato dai veleni del mondo politico in cui prendeva forma (la guerra fredda, il maccartismo) ma soprattutto dalla feroce determinazione della protagonista, Vienna (Joan Crawford), che non cessa di evocare la sua voglia di futuro malgrado sia odiata, perseguitata e messa ai margini. Un destino, il suo, che assomiglia in parte a quello del regista del film, Nicholas Ray, sempre incapace di trovare un accordo con i produttori e di conseguenza destinato a perdere la partita col diavolo (il successo, il denaro) ancora prima di giocarla.

Piero Spila, già direttore di «Cinecritica», svolge attività critica e saggistica dalla fine degli anni Sessanta collaborando con varie testate. Ha insegnato Storia e Linguaggio del cinema. È autore e curatore di volumi e monografie di cinema, e per l’editore Gremese ha pubblicato libri su Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci, e sui film Aurora e Il Gattopardo. Il suo “Johnny Guitar”

Dopo l’incontro, sarà proiettato il film. Info e prenotazioni ai seguenti contatti: info@festivalpremioemiliolussu.org 3280951378, 328 0615016.