Il presidente Battista Cualbu, il direttore Alessandro Mazzette, i membri del Cda Maria Francesca Serra e Leonardo Salis

A Parma per presentare le novità della filiera dell’Agnello di Sardegna Igp. Da ieri 7 fino al 10 maggio il Consorzio per la tutela della IGP Agnello di Sardegna è presente a Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione. Dalla Sardegna, nello stand A067 del padiglione 03, i rappresentanti del Consorzio che racchiude quasi 5000 iscritti, presenteranno grazie a dimostrazioni culinarie, degustazioni guidate e incontri B2B, la filiera dell’Agnello di Sardegna Igp che garantisce l’alta qualità delle carni. Per i visitatori sarà anche l’occasione per scoprire il progetto Incovi (finanziato dal Psr Sardegna 2014/2022, fondo Feasr misura 16.1), percorso che porterà gli allevamenti sardi a migliorare la qualità delle carni dei capi a fine carriera e degli agnelloni pesanti.
“Con grande entusiasmo, presenteremo al pubblico e agli operatori del settore la qualità e l’autenticità dell’Agnello di Sardegna IGP – spiega Battista Cualbu presidente del Contas – un prodotto che si distingue per il suo sapore unico e per le sue proprietà nutrizionali. Il nostro stand è un punto di incontro per tutti coloro che desiderano scoprire e degustare il vero agnello sardo, cresciuto e allevato secondo tradizioni secolari e nel pieno rispetto del benessere animale”.
INCOVI. L’occasione permetterà anche di scoprire l’importante progetto di valorizzazione e miglioramento delle carni di ovini giunti a fine carriera e degli agnelloni pesanti, dove il Consorzio di Tutela è partner. “Si tratta di nuove tecniche di ingrasso degli ovini di razza sarda e incroci con arieti da carne – spiega invece Alessandro Mazzette, direttore del Contas – per migliorare e diversificare la qualità delle carni ovine in Sardegna: questo è l’obiettivo del progetto Incovi che coinvolge aziende agricole, agroalimentari, l’Università di Sassari e il nostro Consorzio per la Tutela della IGP Agnello di Sardegna”. Si propone di migliorare la filiera e il mercato delle carni ovine, in particolare dei capi a fine carriera da destinare al macello e degli agnelloni pesanti con il perfezionamento delle tecniche di alimentazione e ingrasso degli ovini, valorizzando le razze sarde autoctone. “Ma non solo, è un progetto importante anche per coprire la richiesta del mercato nei periodi di bassa presenza di agnelli da latte – spiega Angelo Daga della Daga Carni Srl -. La carne dell’agnellone pesante e della pecora adulta rappresentano una fetta importante durante tutto l’anno, una richiesta che possiamo soddisfare con attenzione alla qualità dell’alimentazione e agli incroci, diversificando appunto le produzioni e dando la possibilità alle aziende di specializzarsi”.
“Al Cibus di Parma, in questa edizione che ci porterà ad ampliare il nostro ventaglio commerciale, nostro obiettivo è comunicare che la grande qualità delle carni non è solo un risultato dato da un fattore ambientale e da un allevamento secondo canoni antichi – conclude Mazzette – ma è anche garantita da un costante approccio scientifico, dato dalla collaborazione con l’Università. Il ruolo svolto dal nostro Consorzio è anche quello di avvantaggiare processi di miglioramento di tutto il comparto portando le aziende, anche quelle di trasformazione, a lavorare un prodotto che abbia alti canoni qualitativi”. Azienda capofila nel progetto Incovi infatti è la Daga Carni Srl, ma partecipano anche altre aziende come Sardinya Carni Srl, Demetra, Nuraghe Elighe e OP Unione Pastori soc. coop. Agr. di Nurri e la Cooperativa Produttori Arborea che contribuirà alla realizzazione di miscele per l’alimentazione zootecnica.