Ozieri. In una tranquilla notte all’ospedale di Ozieri, il personale del Pronto Soccorso ha vissuto momenti di apprensione quando un uomo, palesemente ubriaco, si è presentato armato di una pistola. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha visto come protagonista C.C., disoccupato cinquantenne di Mores, che era arrivato in condizioni di forte alterazione a causa dell’eccessivo consumo di alcol.

Durante le procedure di accoglienza, il medico di guardia ha notato che l’uomo, visibilmente imbarazzato e riluttante a togliersi i vestiti, nascondeva qualcosa nella cintura dei suoi pantaloni. Dopo insistenti sollecitazioni, C.C. ha rivelato di portare con sé una grossa pistola, completa di caricatore e munizioni, persino con un colpo in canna.

Nonostante l’uomo abbia cercato di minimizzare l’incidente spiegando che l’arma era solo una pistola a salve, una scacciacani, il personale, preoccupato per la sicurezza, ha immediatamente chiamato il numero unico per le emergenze 112. Una pattuglia della Stazione Carabinieri di Ittireddu e una autoradio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ozieri sono prontamente intervenute.

I militari, dopo aver constatato che l’arma era privata del tappo rosso di sicurezza richiesto per legge, hanno interrogato l’uomo, che ha giustificato il porto dell’arma fuori casa come un mezzo di difesa personale, seppur in modo poco convincente. Non nuovo a simili comportamenti, due mesi fa C.C. era stato denunciato per un episodio analogo.

È importante ricordare come le modifiche apportate alle pistole a salve, come la rimozione del tappo rosso, non solo violino la legge, ma rappresentino anche un pericolo reale per la sicurezza pubblica. In casi come questo, la situazione avrebbe potuto degenerare rapidamente, rischiando conseguenze gravi per tutti i presenti.