Cagliari. I Funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari (ADM) e i Finanzieri del Comando Provinciale di Cagliari, in servizio presso l’“Aeroporto M. Mameli” di Cagliari-Elmas, nell’ambito dell’attività svolta finalizzata alla prevenzione e alla repressione dei traffici illeciti sui flussi di viaggiatori provenienti da Paesi extra UE in arrivo presso lo scalo Aeroportuale di Elmas, hanno sottoposto a sequestro n.5 (cinque) esemplari di conchiglie di varie dimensioni e n. 1 esemplare di madrepora bianca di circa 11 cm trovati nel bagaglio di un passeggero sardo in arrivo dal Perù via Atlanta (USA).

Quest’ultimo, durante il normale controllo doganale, ha dichiarato di aver acquistato le conchiglie e il corallo in Messico, località Progreso, in una bancarella sulla spiaggia.

Ipotizzando potesse trattarsi di esemplari appartenenti alla fauna protetta dalla Convenzione Internazionale CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione), ex Reg. CE 338/97 del Consiglio del 09.12.1996 e s.m.i. e L. 7 febbraio 1992 nr. 150 e s.m.i., i funzionari ADM hanno provveduto a custodire i suddetti esemplari in attesa dell’esatta classificazione da effettuarsi a cura del personale specializzato della Guardia di Finanza.

I successivi accertamenti svolti sugli specimen, hanno permesso di stabilire che per l’esemplare di madrepora bianca di circa 11 cm “trattasi di una parte di corallo (dal peso di gr. 540 circa) appartenente alla famiglia delle Anthozoa Faviidae (Madreporari), presenti nell’appendice II della Convenzione di Washington, dell’allegato B del Reg. CE 338/97 e s.m.i.. Il trasporto e la detenzione dello specimen di cui trattasi (dichiaratamente acquistato in Messico) che è avvenuto in assenza di idonea documentazione CITES al seguito, concretizza di fatto la violazione dell’art. 2, comma 3 della Legge 150/1992 e s.m.i.” procedendosi, pertanto all’immediato sequestro, ex art. 13 della L. 689/1981.

Si ricorda che, per tale illecito amministrativo è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di euro 3.000/00 (tremila/00) ad un massimo di euro 15.000,00 (quindicimila/00).

L’operazione congiunta dei funzionari ADM e della Guardia di Finanza è finalizzata a impedire comportamenti illeciti da parte dei “vacanzieri” che trattano le risorse naturalistiche come dei ricordi da portare a casa, cercando allo stesso tempo di diffondere una nuova cultura volta al rispetto del patrimonio ambientale.