Sassari. Ha preso il via questa mattina il Bardunfula Fe’ 2024, Festival letterario e culturale del Nord Sardegna dedicato a bambini e bambine e ragazze e ragazzi. Un appuntamento particolarmente atteso anche da genitori, formatori ed educatori per una quinta edizione particolarmente ricca di ospiti prestigiosi e di eventi che vanno dalle presentazioni di libri ai laboratori artigianali non solo per i più piccoli sino agli spettacoli teatrali. Fino a domenica 26 maggio i Giardini pubblici di via Tavolara a Sassari ospiteranno le giornate centrali della rassegna, programmata per tutto l’anno, fino a dicembre. Viene così confermata la natura girovaga del Fe’, che comprende diverse tappe, oltre a Sassari, ad Alghero, Porto Torres, Olbia, Asinara, Orani, Tempio, Bonorva, Nuoro, Irgoli, Loculi, Onifai e Villaspeciosa.

Bardunfula Fe’ è un progetto promosso e realizzato da Il Colombre Aps, in rete con diversi enti e associazioni, fa parte del Network di Salude&Trigu, della Camera di Commercio di Sassari, con il patrocinio del Comune di Sassari e della Provincia di Sassari, con il contributo di Fondazione di Sardegna e partecipa al bando per i progetti di Promozione alla Lettura della Regione Autonoma della Sardegna. Bardunfula Fe’ sostiene il Maggio dei Libri e fa parte della rete Sassari Città che legge del Comune di Sassari.

Il tema di quest’anno è “… oltre il ticchettio dell’orologio”. Ogni anno il Bardunfula Festival porta infatti un tema su cui riflettere e su cui basare parte delle attività programmate per quell’edizione. L’obiettivo è cercare una visione plurale e comune. Il tema del 2024 è “… oltre il ticchettio dell’orologio”. Riflettiamo sul tempo e sulla qualità del tempo, con un riferimento a Momo, romanzo fantastico di Michael Ende, l’autore di La storia infinita.

Il programma della prima giornata. Questa mattina la prima presentazione letteraria ha avuto come protagonista un ospite prestigioso, l’attore, conduttore, regista e scrittore islandese Gunnar Helgason, che sulla terrazza del Padiglione Tavolara ha presentato il suo libro Una mamma svitata (Uovonero edizioni). Helgason, dopo essersi laureato all’Icelandic Academy of Arts, ha condotto una trasmissione televisiva per bambini e ha scritto, diretto e recitato spettacoli teatrali, film e telefilm. Ha scritto diversi libri di successo per bambini, aggiudicandosi il Children’s Choice Book Prize per sei volte. Una mamma svitata, che Uovonero ha pubblicato in Italia, ha vinto l’Icelandic Literature Prize nel 2015 e nel 2020 e ne è stato tratto uno spettacolo teatrale. «Stavo dirigendo un musical con tanti piccoli protagonisti e una bambina di sette anni mi raccontava della sua mamma. Allora ho iniziato a pensare: ecco, questo è un libro. Poi mia moglie lo ha fatto diventare uno spettacolo, con protagonista quella stessa bambina, diventata una dodicenne», ha raccontato Helgason, che ha risposto alle tante domande dei giovanissimi intervistatori.

Nel corso della giornata sono strati presentati altri due titoli, entrambi di Giovanni Colaneri, autore e illustratore di Dove sei, piccolo Giulio? (Uovonero) e dell’albo Blob (Hopi edizioni).

 

Gli altri appuntamenti. Innanzitutto, BardunfuLab, ovvero i laboratori artigianali e di promozione della lettura, che proseguiranno fino a domenica, realizzati con il coinvolgimento di associazioni ed esperti. Tra i laboratori proposti ci sono quelli dedicati alla pratica artigianale con la lana sarda, al calco con polpa di carta, ai materiali di stimolo percettivo. Ma il programma del Fe’ comprende anche giochi, animazione e promozione della lettura, rielaborazione dell’argilla, pasta fresca, mandala, yoga, arte e arte diffusa.

Sempre venerdì (nel pomeriggio) “Sulla strada di casa con Jole”, performance delle persone bambine delle classi II e III della Scuola Primaria paritaria Figlie di Maria, a cura di Marta Pala. Alle 19 Melassa Sola, spettacolo di circo-teatro di e con Daniela Bandinu, organizzazione a cura dell’Associazione Culturale Mediterrarte.

 

Sabato 25 e domenica 26 maggio. Sabato alle 12 nella zona palco presentazione letteraria con Nadia Corfini e il libro I vestiti nuovi dell’imperatore (Uovonero), con una lettura in simboli PCS a cura di Simone Perazzone. Alle 17 nella zona palco, incontro con Ruggero Poi, autore di Zoe e il mare in montagna (Beisler Editore). Alle 18 sulla terrazza del Padiglione Tavolara Gloria Tundo proporrà un incontro-laboratorio sul suo libro-albo illustrato Solo (ideestortepaper). Domenica, a partire dalle 11, sullo spazio palco incontro con Michele Cappetta e il libro Altrove, Il borgo incantato, Edizioni Piuma, e, a seguire, con Maria Manca Pulino, autrice di Pelo rosso (Taphros edizioni). Alle 16,30 Letizia Anelli e Simone Perazzone presentano La nostra terra (Uovonero). Alle 17,30 ancora Gloria Tundo con il libro Per mano (Uovonero Edizioni), di cui ha curato le illustrazioni.

Altri eventi in programma, sabato alle 19 Tre bottoni e una ruota, spettacolo teatrale di Cadadieteatro; domenica, allo stesso orario, Mettici il cuore, spettacolo di Nina Theatre.

 

Sono inoltre previsti diversi appuntamenti fissi per tutti e tre i giorni della rassegna ai Giardini: Spazio Biblioteca, a cura del Sistema bibliotecario del Comune di Sassari; Ufficio Poetico, a cura di Tuttestorie di Cagliari; Mondo Doula, spazio dedicato alle neo mamme, genitori e alle bambine 0-3 anni e alla puericultura olistica, a cura di Elena Massimo; Nessuna infanzia è un’isola – scopriamo l’affido, a cura del Colombre e della Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Sassari; Spazio Unicef; GLE – Grandi Giochi in Legno a cura di Lughenè (venerdì e sabato); La Tribù, a cura di Jessie Hodges (sabato e domenica); La melina, a cura delle educatrici della Melina (venerdì e sabato); Spazio sperimenta, a cura di Francesco Buioni e Li Lioni (venerdì e sabato); Arti-Janas, spazio aperto alla sperimentazione di tecniche artigianali quali tessitura con Giuliana Rais, Amigurumi con Celeste Ciotti, lavorazione a secco della lana sarda con Battistina Casula.

Importanti le collaborazioni con le scuole, la Primaria di Villa Gorizia, la Media di Ossi e la Primaria paritaria Figlie di Maria di Sassari.

Presenti anche un bookshop, a cura della Libreria Dessì, e un piccolo mercato artigianale. Durante le giornate del Fe’ il Padiglione Tavolara offre la possibilità di visite guidate della mostra L’onda Nuragica. Le incursioni teatrali-musicali con Dilva Foddai sono curate da “La Volpe Bianca”.

Il programma di Bardunfula Fe’ comprende infine diverse iniziative rivolte a genitori, formatori, insegnanti, educatori ed educatrici, con il coordinamento di Elena Massimo, Gisella Congia, Yana Harizanova ed Emanuela Castello.

 

Bardunfula Festival. Il Festival, che in occasione della quinta edizione diventa Bardunfula Fe’, nasce nel 2019 dall‘esigenza di creare percorsi culturali dedicati alle giovani generazioni. Il nome stesso richiama l’infanzia: bardunfula è una parola sarda e si riferisce alla trottola che si tira con lo spago. «C’è un presupposto fondamentale che ha mosso e muove il fare del Festival – spiega l’APS il Colombre –: mettere il discorso culturale e la promozione alla lettura, la narrazione, il raccontare, come molla, perché crediamo che questi aspetti siano elemento necessario per la costruzione del mondo e la coesione sociale. Ci sono anche due prospettive importanti che servono a definire Bardunfula: il Festival non è per le giovani generazioni ma è delle giovani generazioni. Il loro punto di vista, la loro voce sono poste al centro perché le persone bambine, i giovani uomini e le giovani donne sono parte della società, portatori e portatrici di visioni e azioni per cui viene da sé la necessità di costruire spazi condivisi in cui sperimentare, ragionare, osservare, conoscere, costruire il mondo, vivere e abitare la città, le città, la terra e sperimentare relazioni, in una prospettiva ecologica». Ma il Fe’ non è chiuso alle giovani generazioni. È infatti adulti friendly, in relazione costante con i luoghi e le persone.

Quest’anno il Festival si avvale di un comitato scientifico-artistico: Elena Balsamo, pediatra specialista in puericultura ed esperta in pedagogia Montessori; Gisella Congia, psicologa e psicoterapeuta, perfezionata nella clinica perinatale; Elena Massimo, puericultrice olistica e Doula certificata; Simone Perazzone, redattore di Uovonero ed esperto di letteratura per l’infanzia; e Ruggero Poi, direttore dell’Ufficio Ambienti di Apprendimento di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, fondatore di Associazionedidee, formatore Montessori e direttore di corsi di formazione nel metodo.

Tra le novità del 2024, come detto, il nome che diventa più breve, Bardunfula Fe’, e una operazione di rebranding grafico. A curare questo aspetto è lo studio di design multidisciplinare Heart, basato in Sardegna e che ha lavorato sull‘identità visiva di importanti festival e musei.

La parte illustrativa è invece realizzata anche quest’anno da Sara Pilloni, pittrice e illustratrice del Festival sin dalla prima edizione.

Infine, l’impegno per l‘ambiente. Il percorso del Fe’ è costruito seguendo pratiche sostenibili. Sarà rafforzato l‘aspetto dell‘accessibilità cognitiva, sensoriale, motoria e culturale, ma anche una verifica attenta e precisa dell‘impatto del festival sul territorio.