La neonata rete di imprese, raggruppata grazie alla tenacia del capofila, l’editore Carlo Delfino, ed alla determinazione ed esperienza di ben 20 realtà di gestione di beni culturali operanti da nord a sud della Sardegna. Il filo della rete Smart si snoda infatti da Santa Teresa di Gallura sino a Sant’Antioco e si ramifica nella quattro province ad abbracciare testimonianze di un passato che racconta migliaia di anni di storia.

L’obiettivo della rete, supportata nel suo esordio da un finanziamento erogato da Sardegna Ricerche, è quello di proporre pacchetti turistici caratterizzati dall’interazione fra le diverse aziende di gestione ed il territorio in cui ciascuna lavora.
Il principio operativo che muove il progetto insiste proprio nella capacità di rendere complementari ed interagenti, le proposte individuali di ciascuna realtà di gestione che deve competere in un mercato mediterraneo ed internazionale sempre più seduttivo e competitivo.

Ecco, dunque, che il processo di formazione di pacchetti turistici locali deve configurarsi in una visione più ampia e strutturata, che agevoli a destinazione Sardegna e la fruizione di servizi diversificati di qualità e coerenti con l’idea di Sardegna museo a cielo aperto in un’isola sostenibile.
Un turismo di qualità, che sa apprezzare la storia, le tradizioni, il paesaggio e l’accoglienza di piccole comunità dalla storia millenaria.

I piccoli musei e i siti archeologici sono, in contesti così unici, non solo luoghi di cultura, di conservazione e diffusione della storia di quel luogo specifico, ma anche presidi di aggregazione sociale ed imprenditoriale.
L’Archeologia che veicola narrazioni scientifiche ed accattivanti per promozione turistica che valorizza e diffonde il contesto in cui opera.