Stintino. Il Museo della Tonnara di Stintino ha accolto, per otto giornate formative, le ragazze e i ragazzi partecipanti al progetto KA210 MUNDUS (uneMployed adUlts empowermeNt through Direct social entrepreneUrship upSkilling), ideato e realizzato dal Centro Studi sulla Civiltà del Mare in collaborazione con due partner internazionali: dalla Spagna UNO e dalla Slovenia Endorfin. Finalità del progetto è l’acquisizione di competenze imprenditoriali in ambito sociale da parte di persone disoccupate, con background migratorio.

«Si tratta di un progetto lodevole che ha permesso l’interscambio culturale tra persone di diversa provenienza (Italia, Spagna e Slovenia) e origine (Ghana, Gambia, Mali, Ucraina, Nigeria, Congo e Uganda) che hanno vissuto a stretto contatto con la piccola comunità locale di Stintino. Il corso sta inoltre favorendo l’ideazione di interessanti e innovativi progetti di imprenditoria sociale con buoni margini di fattibilità – ha affermato Esmeralda Ughi, direttrice del Museo della Tonnara di Stintino – Le forme imprenditoriali ibride, in grado di rispondere a bisogni sociali ed essere allo stesso tempo economicamente sostenibili, rappresentano aspetti fondamentali per il nostro futuro».

Le parole di Alpha, originaria dell’Uganda e da tre anni a Sassari:

«Dopo tanti anni in Uganda come insegnante di inglese in una scuola elementare sono arrivata in Italia per un nuovo percorso di vita. Questo progetto mi ha dato la possibilità di sviluppare un’idea che ho sempre avuto in mente.  Ci piacerebbe sviluppare una piattaforma digitale che mette in connessione persone che hanno bisogno di assistenza con la comunità circostante. La piattaforma prevede servizi professionali e di volontariato sempre fruibili».

Anche Volodymyr, rifugiato ucraino, ci racconta la sua esperienza: «Alcuni mesi fa fuggivo con la mia famiglia dai bombardamenti russi sulla città di Kiev. Oggi vivo in Spagna, ospitato da alcuni amici. È un periodo difficile ma stiamo provando a costruire una nuova vita. Partecipare a questo progetto mi ha fatto respirare aria fresca piena di positività. Il percorso di formazione mi sta dando le basi per sviluppare nuove idee imprenditoriali per poter costruire un nuovo futuro».

Al progetto hanno partecipato anche due founders di Relicta, start-up sarda che ha sviluppato una bio-plastica idrosolubile dagli scarti del pesce, condividendo le proprie esperienze da imprenditori sociali con il gruppo Erasmus. «Per noi è stato un onore conoscere e dare il nostro supporto a questo gruppo fantastico. – hanno affermato Davide Sanna e Giovanni Conti – Cinque anni fa partecipavamo ad un programma simile con il progetto Relicta in uno stato ancora embrionale. Auguriamo alle ragazze e ai ragazzi un futuro pieno di soddisfazioni personali».

A concludere il project manager del progetto europeo del Centro Studi sulla Civiltà del Mare Fabrizio Contini “Sono molto orgoglioso che questo programma sia stato svolto nel borgo di Stintino. Durante la scrittura del progetto non mi sarei mai aspettato un impatto così importante per un gruppo di ragazzi che ha vissuto momenti e situazioni difficili in passato. Mi ha colpito molto il loro coinvolgimento e la loro voglia di mettersi in gioco con nuove idee imprenditoriali in ambito sociale. Colgo l’occasione per ringraziare la comunità di Stintino che ci ha supportato durante l’ospitalità dei partecipanti del progetto Erasmus+”