Nuoro. Un festival internazionale di spessore, ricco di contenuti e di tematiche moderne che non si dimentica dei luoghi che lo ospitano e di una generazione di registi sardi che continuano a scrivere pagine importanti nella produzione filmica e documentaristica.
La Sardegna si configura come polo attrattivo intorno al quale gravitano opere di spiccato afflato creativo, a configurare il racconto di un mondo che oggi solo il cinema del reale sa rendere in maniera così viva.
Martedì ritorna IsReal, il festival del cinema del reale dell’Istituto superiore regionale etnografico.
Diciannove i film in programma suddivisi nel concorso internazionale, scenari sardi (l’apposita sezione dedicata a esplorare il panorama delle opere realizzate sul territorio da registi o registe locali o internazionali), a cui si aggiungono le opere fuori concorso.
Alle 19 la cerimonia di inaugurazione con gli interventi del presidente dell’Isre Stefano Lavra e del direttore artistico della rassegna Alessandro Stellino, poi si entra subito nella fase operativa con il primo film del concorso internazionale.
Si tratta della pellicola A los libros y a las mujeres canto di Maria Elorza (Spagna, 2022, 72’).
Opera prima della regista spagnola dal sangue sardo (madre di Samugheo) tra film saggio e ritratto collettivo, è un appassionato e libero omaggio alle donne e al gesto rivoluzionario della lettura, che si addentra nello spazio intimo delle librerie domestiche.
La regista del film d’apertura sarà presente in sala per incontrare il pubblico in occasione della proiezione.