La crescita futura della Sardegna passa per la valorizzazione del patrimonio nuragico sardo, che rappresenta il principale asset di sviluppo sostenibile in grado di produrre ricchezza, occupazione e opportunità di sviluppo durature. Sino ad oggi, mai nessuno ha provato a sfruttare in modo strategico questa immensa miniera di identità e ricchezza. È stato questo il tema al centro dell’incontro che si è svolto ieri mattina presso la Camera di Commercio di Cagliari e che ha visto la partecipazione di tutte le Camere (oltre a quella di Cagliari e Oristano anche quella di Sassari e di Nuoro) e del mondo imprenditoriale ed economico sardo. L’incontro promosso dall’Associazione ‘la Sardegna verso l’Unesco’ con il parternariato della Fondazione di Sardegna ha segnato un momento fondamentale di coinvolgimento del mondo dell’impresa sarda nelle iniziative di valorizzazione legate agli investimenti strategici sulla civiltà nuragica e alla crescita di consapevolezza tra i sardi della potenzialità economiche che discendono dall’istanza Unesco per il riconoscimento universale del valore dei nuraghi.
È all’interno di questa cornice, incentrata appunto sulle prospettive di crescita economica legate all’antica civiltà sarda e su una programmazione integrata che riguarderà l’intero territorio regionale con il coinvolgimento della totalità dei Comuni sardi, che le Camere di Commercio della Sardegna hanno accolto e valutato positivamente il progetto “Sardegna Isola dei nuraghi, sviluppo territoriale partecipato” presentato appunto dall’Associazione, fornendo ampia disponibilità alla collaborazione e garantendo preziosi suggerimenti per il buon esito del progetto..
“Abbiamo l’esempio virtuoso di chi è riuscito a fare del proprio patrimonio archeologico, storico e culturale un formidabile elemento identitario di valore universale, che diventa uno straordinario attrattore in termini di marketing e di sviluppo economico. Il paesaggio della Sardegna, che con la sua antica civiltà nuragica non ha eguali nel Mediterraneo, può diventare un marchio d’origine di valore immenso, in grado di contribuire finalmente a creare prosperità e ricchezza per la nostra Isola, aprendo la strada a nuove forme di sviluppo, senza consumare suolo o risorse ma semplicemente ‘sfruttando’ quanto i sardi stessi hanno lasciato in eredità al loro popolo e alla loro terra”, ha spiegato il Presidente dell’Associazione, Pierpaolo Vargiu, secondo cui “l’antica civiltà nuragica rappresenta il primo e più importante brand dell’identità sarda”.
“Le Camere di commercio sono unite in questa iniziativa per dare sostegno all’Associazione e ai territori della Sardegna, protagonisti di questo progetto con la diffusa e capillare presenza di nuraghi in ogni territorio. Oggi comincia un percorso comune, ci sentiamo orgogliosi di partecipare”, ha detto il Presidente della Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, Maurizio de Pascale.
A prendere la parola, in apertura dei lavori, Giacomo Spissu, Presidente della Fondazione di Sardegna, partner del progetto: “il Protocollo sottoscritto nel 2022 ci impegna in questo percorso e in questa attività verso l’Unesco. Il fine più ampio e sfidante – ha evidenziato il Presidente della Fondazione – è quello di attestare la consapevolezza nell’opinione pubblica, nei sindaci, negli operatori e oggi negli imprenditori attorno a un’idea, a un progetto, che non è solo di tipo culturale ma è anche un tentativo importante di portare l’identità della Sardegna su un terreno tale da farne un elemento di riconoscibilità e di conseguenza di attrattività, con evidenti ricadute per lo sviluppo dell’Isola. Stiamo mettendo le basi per un qualcosa che si proietta nel tempo e che sarà un valore per chi verrà dopo di noi”.
I nuraghi possono certamente divenire un modo diverso per promuovere la nostra isola, anche in termini turistici, secondo il Presidente della Camera di commercio di Sassari, Stefano Visconti, che ha manifestato pieno sostegno: “Anche la Camera di Commercio di Sassari è al fianco dell’Associazione ‘La Sardegna verso ‘Unesco’ in questo importante progetto”, ha detto.

Per il Presidente della Camera di commercio di Nuoro, Agostino Cicalò “la cultura è la base della vita sociale e produce valore aggiunto. Crediamo fermamente nel valore di questa iniziativa, affinché la Sardegna divenga un attrattore e i sardi siano promotori del proprio territorio. Questo lavoro serve anche per restituire a noi sardi la consapevolezza di dove viviamo e del tesoro che custodiamo”.
Ad aprile l’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco”, al termine di un lavoro durato più di due anni, ha presentato al Ministero della Cultura una bozza del dossier progettuale, che rappresenta la base preliminare per l’ulteriore avanzamento dell’istanza verso Parigi. Il dossier, coordinato dalla Fondazione Links di Torino, predisposto con il patrocinio della Regione con la partnership della Fondazione di Sardegna e con l’attiva collaborazione delle Università degli Studi di Cagliari e Sassari, è basato sullo studio dei 32 siti che, ricollegandosi ai 20.000 monumenti nuragici presenti in Sardegna, possano rappresentare “la vetrina” dello straordinario paesaggio culturale della nostra civiltà protostorica.