Cagliari. “Occorre coinvolgere la comunità intera nelle scelte che abbiano come obiettivo il rilancio dei settori congeniali alla nostra economia, che favoriscono uno sviluppo integrato e sostenibile. Un nuovo modello di sviluppo non può prescindere dalla co-progettazione con i territori e con il tessuto produttivo, soprattutto quando questo produce lavoro, crea ricchezza puntando su risorse che in Sardegna abbondano, quali quelle ambientali, identitarie, storico-culturali, agroalimentari e turistiche, che necessitano oltre che condivisione con tutti gli attori del territorio, maggiori sinergie tra le istituzioni nella fase di progettazione e spesa dei fondi europei”.

Così l’assessora del Lavoro, Ada Lai, è intervenuta al convegno “Lo scenario strategico per lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese della Sardegna al tempo del PNRR”, organizzato oggi dalla CNA Sardegna, presso il T-Hotel di Cagliari.

“La Giunta Solinas – ha sottolineato l’assessora – sta lavorando con impegno, cercando di recuperare il tempo perso durante la pandemia, con una programmazione efficiente delle risorse, per valorizzare i saperi e i talenti, potenziare i trasporti e le infrastrutture, migliorare i servizi sociali e sanitari. Gli stanziamenti per i borghi e le zone interne – spiega Lai – con i GAL e i Comuni sempre più protagonisti e i cantieri i occupazionali sono la nostra strategia contro lo spopolamento, così come il nostro impegno per assicurare una formazione dignitosa anche per quei ragazzi a rischio dispersione scolastica. Per il 2023 l’assessorato del Lavoro ha messo in campo 100 milioni di euro per la formazione: da quella professionale mirata all’alta formazione con le Accademie e il programma Sardegna HVET, fino all’apprendistato a cui abbiamo dedicato un apposito bando. Un lavoro di concerto portato avanti con le agenzie formative, le università e i centri di formazione. Siamo ormai nella fase finale delle procedure – precisa – e da settembre partiranno tutti i percorsi a catalogo per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e dei disoccupati. Ma la formazione da sola non basta per favorire l’occupazione – osserva l’esponente dell’esecutivo Solinas – se non si incentivano le imprese, piccole e grandi, tagliando il costo del lavoro, ancora troppo alto, con i bonus occupazionali, le misure di microcredito e la fiscalità di vantaggio. E soprattutto con una semplificazione amministrativa, che ritengo prioritaria, per avvicinare le istituzioni ai cittadini e alle imprese. La riforma dei centri per l’impiego prosegue per mettere incontro domanda e offerta e soprattutto prosegue il nostro impegno per valorizzare gli antichi saperi e mestieri attraverso un’ apposita campagna di comunicazione rivolta ai giovani, che metta in luce il potenziale culturale, sociale ed economico dell’artigianato tra le nuove generazioni”.