Ambra Pintore

Ambra Pintore

È un programma lungo, volutamente sviluppato per tappe, quello del Primo Festival della Planargia dedicato alle arti ed alle culture. Un progetto di Non fermiamo la Tradizione.

Nove eventi per le nove comunità della Planargia: Bosa, Flussio, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Suni, Tinnura, Tresnuraghes.

Si è iniziato d’estate, in piena stagione estiva, ad agosto, nel mese dei vacanzieri, per poi riprendere a settembre con una nove giorni di appuntamenti. Il percorso si concluderà a Novembre.

Coro femminile Prendas de Armonia Mamoiada

In questo clima in cui si incastonano gli appuntamenti di cultura di un progetto firmato dalla direzione artistica di Ambra Pintore, supportata dei creatori di contenuti Roberta Locci e Roberto Scala, per l’Associazione Istranzos de Domo, si legge con chiarezza il preciso intento culturale, accolto dall’Unione dei Comuni della Planargia che ha scelto di credere nella trazione e nelle arti come strumento di crescita dei singoli cittadini, delle comunità e di tutto il territorio.

Non fermiamo la tradizione è un progetto dedicato alle culture, alle arti ed alle sue diverse forme di espressioni. È Politica culturale nel senso più alto e profondo del termine: è Arte al servizio dei Cittadini e della Comunità.

Un progetto che mira ad unire un

CORO DI AGGIUS GALLETTO DI GALLURA

territorio, ad armonizzare le peculiarità di ciascuna singola tradizione in una partitura che spinga ciascuno ad acquisire maggiore consapevolezza di gruppo, a superare i particolarismi.

L’adesione di tutte le nove comunità da prova di un primo passo di grande importanza per l’idea del progetto culturale e la direttrice artistica, Ambra Pintore, non nasconde l’entusiasmo: «dopo l’esperienza delle prime due edizioni del Modolo Festival è davvero un grande traguardo aver coinvolto tutte le 9 comunità de L’Unione dei Comuni della Planargia. L’idea originaria, nata durante il Covid, era proprio questa: un progetto culturale e artistico condiviso che andasse oltre il particularismo e seminasse bellezza per la costruzione di una società migliore. La scelta artistica di questa prima edizione è ben precisa: valorizzare i progetti originali, made in Sardegna. Il filo conduttore di “Non Fermiamo La Tradizione” lega musica, letteratura, arte, residenze artistiche nell’idea di un forte radicamento alla nostra storia, mai vissuta come un fatto da museo ma come elemento di ispirazione per percorsi originali»

Un risultato d’esordio che fa ben sperare in un coinvolgimento collettivo che faccia sentire, in un’unica voce ed in tutta la sua unicità e bellezza, l’intero territorio della Planargia.

Le balentes

 

Il calendario degli appuntamenti diventa più fitto, in questo mese di incontri, di ritrovi nel segno della tradizione che riporta a casa chi è andato a vivere e lavorare lontano, che impone lo sguardo sulla prossima produzione del vino e della Malvasia, sulle economie artigiane e sui giovani, sempre meno, che riprendono a sedere nei banchi di scuola.

Non fermiamo la tradizione vuole riassumere, nell’arte, tutto questo: il Capudanne di un nuovo corso di vita sociale, culturale di una Planargia che impara a scrivere insieme, il proprio nuovo futuro. Ci sarà il bisogno della forza e del talento di tutti, nessuno escluso, per conferire alla Planargia un ruolo non più marginale e di troppo frequente “disservizio” nel panorama sardo.

L’Unione dei Comuni ha sposato il progetto, caldeggiato il coinvolgimento delle singole comunità sì che il potere dell’arte potesse sopraffare qualunque individualismo in favore del Bene e del Bello comune.

Presidente de L’Unione dei Comuni della Planargia, Giovanni Antonio Zucca: «Quest’anno l’Unione dei Comuni ha inteso promuovere il festival itinerante dell’arte e della cultura della Planargia. E’ un evento creativo che consente di far conoscere il territorio di questa sub-regione storica geografica della Sardegna nord-centro-occidentale, costituita da nove Comuni che hanno un patrimonio ricchissimo di tradizioni e di cultura.

Augusto Mola

L’intento è di fare di questo festival un appuntamento annuale che promuova e valorizzi l’arte e la cultura di questa antichissima regione che ha come principale centro la città di Bosa, una delle sette città regie della Sardegna. Per l’intero territorio della Planargia questa manifestazione è un’importante opportunità per esaltare il proprio territorio consentendogli di proporsi quale meta di grande interesse per la crescita di un turismo alternativo che consenta di vivere intensamente la vita quotidiana delle persone del luogo, attraverso l’intreccio dell’arte, della cultura, dell’esaltazione dei prodotti eno-gastronomici e di un territorio estremamente interessante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Ritengo, inoltre, che questa manifestazione sia un importante opportunità anche di carattere socio-politico per sottolineare l’assoluta necessità di procedere ad una pronta e certa riorganizzazione amministrativa dell’intero territorio dando una chiara, definitiva ed unica appartenenza.»

Il festival aderisce all’iniziativa “No women no panel” contro ogni discriminazione di genere e contro la violenza sulle donne.