Sabato 14 e domenica 15 ottobre tra i comuni di MogoroPabillonis, Morgongiori e Pau – in provincia di Oristano – ritorna l’edizione autunnale di “Tenore, costola del festival Pedras et Sonus, tra gli appuntamenti musicali di spicco in Sardegna, con la direzione artistica della musicista Zoe Pia.

 Due giorni ricchi di appuntamenti all’insegna dell’ecologia, dell’incontro e dello scambio, con un cartellone che avrà tra i protagonisti il Tenore S’Affuente di Ottana,il Tenore di Bitti “Mialinu Pira”, il Tenore “Su Connottu” di Fonni e il Tenore “Cunzertu De Abbasanta”.

 “Per il secondo anno ci addentriamo nelle radici del canto a Tenore grazie al prezioso contributo della Regione Autonoma della Sardegna e ai nuovi paesi che si sono uniti alla famiglia del Pedras et Sonus Festival 2023”, spiega Zoe Pia, direttrice artistica del Festival Pedras et Sonus. “La mission di diffondere la bellezza dell’isola promuovendo il turismo culturale in bassa stagione, si unisce alla nostra volontà di coinvolgere le nuove generazioni e le famiglie verso la conoscenza dell’unicità della Sardegna, ricca di storia e tradizione.”

 Tenore è una diramazione del Pedras et Sonus Festival 2023, organizzato dall’omonima associazione (associazione Pedras et Sonus) con il sostegno

del Ministero dei Beni e Attività CulturaliRegione Autonoma della Sardegna (Assessorato del turismo, artigianato e commercio),  Fondazione di SardegnaComune di Mogoro, Comune di Pabillonis, Corsica e Sardinia Ferries, e il supporto dei partner Comune di Morgongiori, Comune di Pau, Comune di Villanovaforru, Grafik-Art, Vini Ariu, Università degli Studi di Cagliari – Produzione Multimediale, Fondazione Ecosistemi, UniCa Radio, Nuraghe Cuccurada, FASI, Mariposas de Sardinia, Viaggie e Miraggi, Associazione Menabò, Caligola Record, Caffè Gitano, Il Tunnel, Baradeo, Agriturismo S’Urbiu, Residence FuntanaNoa.

 Fin dalla sua prima edizione il festival veicola le proprie comunicazioni utilizzando anche la lingua sarda, presente in ogni aspetto comunicativo a cura del dottor Francesco Grussu.

 Il progetto Tenore è stato scelto e inserito all’interno di un pacchetto turistico nazionale dalla cooperativa sociale-tour operator Viaggi e Miraggi, dedita al turismo esperienziale e responsabile, che sposa i principi dell’associazione Pedras et Sonus.

  IL PROGRAMMA – Il primo appuntamento dell’edizione autunnale di Tenore si terrà sabato 14 ottobre alle 9.45 nella suggestiva cornice del Nuraghe Cuccurada di Mogoro, già scenario degli eventi estivi della manifestazione: protagonista il Tenore S’Affuente di Ottana (concerto gratuito), con un repertorio che spazierà tra Boghe a sa seria otzanesa, Su ballu de s’affuente, Su passutorraucantau, Su dillucantau e Muttos. La mattinata permetterà di condurre i visitatori alla scoperta più ancestrale del monumento millenario, collocato nel parco archeologico di grande valenza storico-culturale e turistica sia per le sue monumentali strutture architettoniche che per le straordinarie testimonianze di una frequentazione umana di oltre 5000 anni che va dalle fasi finali del neolitico (4000 a.C.) sino alla fine dell’età medievale (XV sec. d.C.). Il costo della visita guidata è di 8 euro.

 Alle 16.30 sarà Pabillonis a ospitare il secondo appuntamento della giornata: con una lezione-concerto del gruppo Tenore di Bitti Mialinu Pira (evento gratuito) in partenza dal Nuraghe Santu Sciori con destinazione presso la chiesa di San Lussorio. In occasione dell’evento, verranno coinvolte le scuole del territorio.

 

Zoe Pia, credits : Andrea Verzola

Domenica 15 ottobre alle 11.30 il caratteristico paesino di Morgongiori ospiterà l’esibizione dei Tenore Su Connottu di Fonni – con Davide Mureddu (vohe), Maurizio Muntone (messuvohe), Gianni Curreli (bassu) e Andrea Casula (hontra) – presso la Chiesa di Santa Sofia (concerto gratuito), in occasione della festa patronale. L’associazione culturale “Tenore Su Connottu”, nasce nel 2006, con l’ intento di promuovere e portare avanti la tradizione del Canto a Tenore, riconosciuto dall’ Unesco ”patrimonio intangibile dell’ umanità”,  per la sua unicità e bellezza.

Alle 15 a Pau, l’archeologa Giulia Balzano condurrà i visitatori e il pubblico nel Parco dell’Ossidiana del Monte Arci, illustrando la vita e le prime attività umane della zona in particolar modo legate alla lavorazione dell’ossidiana (costo della visita archeologica 5 euro). Al termine della passeggiata i partecipanti verranno deliziati dalle note del Tenore Su Cunzertu de Abbasanta (biglietto per il concerto a 3 euro). I Cinque cantori – Franco Piras (oghe), Silvano Flore (mesuoghe), Peppino Cocco (mesuoghe), Thomas Piras (bassu), Agostino Putzolu (contra)  – ognuno con  estensioni vocali e timbri diversi, SONO membri della nuova formazione nata nel 2019, con alle spalle l’importante tradizione del gruppo originale costituitosi già dal 1981, allora col nome “Su CuntzertuAbbasantesu”, grazie all’appassionata ricerca dei suoi fondatori e ad alcuni anziani cantadores, che con la loro preziosa collaborazione, hanno contribuito a ridare vita al patrimonio di canti e balli, garantendone la sopravvivenza e la continuità. Il gruppo si esibisce in diverse località dell’isola, nella penisola e all’estero, rappresentando Abbasanta, la Sardegna e l’Italia.

 In tutti gli appuntamenti la narrazione per i più piccoli sarà affidata all’animatrice Tatabolla e i concerti saranno anticipati dalle prove aperte.

 IL FESTIVAL – Tenore nasce come diramazione dal Pedras et Sonus JazzFestival ideato

nel 2018 da un’idea della musicista e compositrice mogorese Zoe Pia, tra i più giovani direttori artistici in Sardegna (nasce, infatti, nel 1986). Nelle sue prime edizioni ha ospitato artisti del calibro di Antonello Salis, Mauro Ottolini, BabaSissoko, NjamySitson, Paolo Angeli, Bebo Ferra e Ada Montellanico, costruendo e ampliando collaborazioni con importanti realtà come  l’Università degli Studi di Cagliari, il Festival Internazionale Time in Jazz, il Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari e il Conservatorio di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo. La kermesse rivolge una particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso laboratori specifici (sensibilizzazione all’arte del riciclo, all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto reciproco), oltre che alla valorizzazione dell’arte in ogni sua molteplice accezione, in costante dialogo con le varie e innumerevoli realtà locali.