“Il MICE è un settore del turismo congressuale che va a rafforzare quel concetto di destagionalizzazione che ci serve proprio per rafforzare tutte le altre attività a sostegno del comparto turistico e congressuale”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, aprendo i lavori di “Destinazione Sardegna, Mice 2023”, il meeting internazionale che coinvolge 40 buyer nazionali e internazionali provenienti dai mercati della Germania, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra, oltre a 45 seller, operatori dell’offerta MICE della Sardegna tra strutture alberghiere, sedi per eventi e agenzie di organizzazione e società di servizi. In totale i partecipanti sono 150.

La parola d’ordine è sempre quella. Destagionalizzazione e ottimizzazione dell’utilizzo delle strutture alberghiere e ricettive anche nei periodi di media e bassa stagione che crea un indotto elevato. Un generatore di investimenti per valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’Isola e per qualificare l’offerta, abituata a rapportarsi ad interlocutori di qualità.

L’evento, organizzato dall’Assessorato regionale del Turismo in collaborazione con l’Aeroporto di Cagliari come vetrina d’eccezione della Destinazione Sardegna è una vetrina d’eccezione. L’occasione privilegiata per l’incontro tra domanda e offerta del segmento MICE.

“Il MICE è un settore del turismo congressuale che va a rafforzare quel concetto di destagionalizzazione che ci serve proprio per rafforzare tutte le altre attività a sostegno del comparto turistico e congressuale – ha sottolineato l’assessore del Turismo, Gianni Chessa – . Oggi rappresenta in Sardegna una fetta importante. Gli oltre 140 buyer e seller saranno nostri ospiti in questi giorni. Serviranno a rafforzare la destinazione Sardegna e la promozione verso questa bellissima Isola che io la definisco l’Isola del mito. In Sardegna ci sono numeri da record. A giorni daremo un’altra proiezione degli arrivi. Solo l’aeroporto di Cagliari, rispetto al 2022 ha avuto il 10% in più con il 3% di arrivi in più rispetto al 2009. Gli arrivi ci sono.”

“Sarà un anno da record, la stagione da record. Il problema è che è l’analisi di come è andato il turismo va fatto a fine stagione. La gente ha dovuto risparmiare, questo è sotto gli occhi di tutti ma ha dimostrato anche che la Sardegna attrae sempre. Nel mese di luglio, dove c’è stato un tam tam giornaliero del caro trasporti, è stato registrato il maggior numero di arrivi di sempre, ha proseguito l’assessore Chessa.

Dobbiamo cercare di puntare su altri mercati. E l’iniziativa di oggi sul MICE serve anche a far capire, soprattutto a noi, che dobbiamo puntare su un tipo di mercato straniero che porti economia. Bisogna ripartire con la convinzione che nel mondo ci sono tanti turisti che viaggiano. Solo in Europa sono 200 milioni. Dobbiamo catturare altri mercati.”

Il settore congressuale, come tutti i settori del turismo italiano, quest’anno sta progressivamente tornando ai livelli pre-pandemia e la fase di rilancio iniziata già nel 2021 si è consolidata nel 2022.

Nel 2022 in Italia sono stati complessivamente realizzati 303.689 tra congressi ed eventi business registrando un aumento pari al 251,3% rispetto al 2021. I partecipanti sono stati 21.215.934 (+362,7% rispetto al 2021) e le presenze 31.706.600 (+366,4% rispetto al 2021).

I dati rilevati confermano quindi che nel 2022 il turismo congressuale ha recuperato oltre il 70% degli eventi realizzati nel 2019, l’ultimo anno di riferimento prima dell’esplosione della pandemia, il che conferma quanto i congressi e gli eventi siano per associazioni e imprese occasioni irrinunciabili di diffusione e condivisione di conoscenza, di comunicazione, di promozione commerciale e di networking. Il positivo andamento del settore nei primi 6 mesi di quest’anno, unito alle altrettante positive previsioni per il secondo semestre, permettono di prevedere che nel 2023 sarà recuperato il gap rispetto al 2019 o addirittura superato il livello di eventi registrato prima della pandemia.

La maggior parte dei congressi e degli eventi, il 59,0%, si è svolta al Nord, area che concentra più della metà delle sedi, il 53%. Il Centro ha ospitato il 24.4% degli eventi, il Sud il 10,4% e le Isole il 6,2%.

Per quanto riguarda poi le sedi per eventi, gli alberghi congressuali si confermano la tipologia più utilizzata e, infatti, hanno concentrato il 77,3% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico congressuali hanno ospitato il 3,4% degli eventi, le sedi istituzionali il 9%, gli spazi non convenzionali il 6% e le dimore storiche non alberghiere (abbazie, castelli, antiche locande e casali, palazzi storici, ville, ecc.) il 2,5%. Destinazione Sardegna significa puntare sui grandi eventi e sui grandi congressi internazionale.