Sassari. Il tennistavolo è per tutti, senza limiti di età. E porta benefici a tutti, anche a chi ha superato i 65 anni. Lo ha dimostrato il progetto “Over 65 e soggetti fragili” portato avanti a Sassari dalla Libertas Ping Pong Monterosello, che lo ha sviluppato in collaborazione con l’Auser di Li Punti, l’associazione per l’invecchiamento attivo. Una quindicina di persone si sono “scoperte” ancora atleti nei cinque mesi dell’attività condotta dalla società del presidente e tecnico Pierpaolo Idini. L’attività si è svolta nella sede dell’associazione Auser di Li Punti, in via Era 3.

Fiorella Cusseddu, referente Associazione Auser Li Punti ODV ETS di Sassari, commenta
Sassari: “Il progetto Tennis da tavolo, per tutti e per tutte le età ha riscosso grande interesse e partecipazione da parte degli iscritti/e, grazie anche all’impegno, alla bravura, alla competenza, alla capacità di coinvolgimento e alla pazienza delle istruttrici. I partecipanti, con grande entusiasmo, si sono impegnati in questa nuova attività sportiva, tanto da chiedere di poter ripetere l’esperienza. L’associazione Auser Li Punti è da sempre impegnata nel nostro territorio, proponendo progetti per un invecchiamento attivo, per contrastare l’isolamento sociale e la solitudine di giovani e anziani”

L’obiettivo generale che il bando di Sport e Salute intende perseguire è la diffusione, la promozione e l’incremento della pratica sportiva di base, nonché l’aumento del numero di persone che conducono stili di vita attivi, con l’obiettivo ultimo di contrastare, prevenire e ridurre sedentarietà, obesità – fattori di rischio per la salute – isolamento e disagio sociale.
Per la linea d’intervento nell’ambito della quale è stato finanziato il progetto della Fitet denominato “Tennistavolo per tutti e per tutte le età”, i target di riferimento sono:
1) persone over 65, con l’obiettivo prioritario di accrescere la consapevolezza sui benefici dell’attività fisica, offrendo occasioni per mantenersi attivi che tengano conto delle mutate esigenze e stili di vita;
2) soggetti fragili, con l’obiettivo prioritario di rendere lo sport accessibile a tutti e di incidere sulle ragioni, oltre quelle economiche, che ad oggi allontanano dallo sport le persone in contesti di svantaggio psico-socio-economico.

Visto il riscontro, la  si augura di realizzare altri progetti mirati al miglioramento della salute (e dell’umore) degli atleti non più giovani.