Di recente, anche al fine di scongiurare quegli eventi delittuosi che sono tipici di una criminalità rurale e predatoria, la Compagnia Carabinieri di Ozieri ha ulteriormente aumentato i servizi di vigilanza e controllo delle campagne e delle zone rurali più isolate, ponendo particolare attenzione alle aziende zootecniche che sono attive su tutto il territorio di competenza; nel corso di uno di tali controlli, proprio i militari della Stazione di Ozieri hanno effettuato delle più approfondite verifiche in una grossa azienda di allevamento di bovini e così procedendo hanno individuato una circostanza che ha subito suscitato alcune perplessità: infatti, i Carabinieri – giunti nei pressi delle imponenti stalle adibite al ricovero degli animali – hanno notato la presenza di un grosso trattore agricolo “SAME” dotato di benna ed alla cui guida vi era un allevatore originario di Pattada (identificato in A.R., 53enne) che, lasciando in disparte il mezzo che stava utilizzando per spalare dei grossi quantitativi di letame, aveva raggiunto – a piedi – i militari appena arrivati sull’aia dell’azienda.
Già tale movimento aveva ispirato i primi sospetti, tenuto conto che l’approssimarsi al personale dell’Arma sarebbe stato certamente più agevole e meno faticoso se fosse stato effettuato con lo stesso veicolo da lavoro; invece, la persona sorpresa alla guida, aveva preferito lasciare in disparte il trattore e raggiungere i militari che gli avevano fatto cenno di interrompere lo spalamento del letame per procedere con gli accertamenti.
Procedendo nell’attività ispettiva, era subito emerso che il grosso mezzo era privo di targa identificativa e dei previsti documenti di circolazione e, oltre a ciò, il conducente non era stato assolutamente in grado di giustificarne il possesso ed anzi, pur essendo stato sorpreso a bordo mentre era in attività lavorativa, si era giustificato asserendo di averlo rinvenuto – abbandonato all’interno dell’azienda – proprio nel corso di quella stessa mattina; tuttavia, detta circostanza – un’eventualità che, normalmente, sarebbe stata subito riferita ai Carabinieri – è emersa dopo le diverse, incalzanti, richieste di spiegazioni da parte dei militari che, ritenendo poco attendibili le giustificazioni presentate dall’uomo, hanno quindi approfondito i controlli appurando così che proprio quel trattore agricolo (un valore stimato di circa 25.000 euro) era stato asportato lo scorso 25 Ottobre, a Lula (NU), da un’area comunale recintata e che l’Ente proprietario – il Comune di Lula, appunto – ne aveva denunciato il furto presso la locale Stazione dei Carabinieri.
Al termine delle verifiche il mezzo agricolo è stato quindi sottoposto a sequestro e preso in custodia da una depositeria autorizzata, in attesa del formale riconoscimento e la conseguente restituzione all’amministrazione comunale del piccolo centro del nuorese; all’allevatore sorpreso alla guida, incapace di fornire una spiegazione più credibile circa il possesso, è stato inevitabilmente contestato il delitto di ricettazione con il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria.