Cagliari. “Mi sono rivolta all’Assessore agli Enti Locali e al Direttore Generale degli Enti Locali della Regione Sardegna con l’obiettivo di ottenere informazioni chiare e dettagliate in merito all’inammissibilità dell’emendamento aggiuntivo n.16, da me presentato nei giorni scorsi nella variazione di bilancio 2023-2025, volto a promuovere la destagionalizzazione dei concessionari balneari, in relazione alla Legge Regionale n. 8 del 23 Aprile 2015 sugli stabilimenti balneari.”

“La mia richiesta si concentra sulla comprensione delle motivazioni giuridiche che hanno portato all’inammissibilità dell’emendamento, con l’obiettivo di acquisire una conoscenza più approfondita sulle considerazioni che hanno guidato tale decisione. Credo che ciò sia fondamentale per garantire la trasparenza del processo decisionale e per favorire un dibattito costruttivo su questioni di rilevante importanza per l’Isola.”
Evidenzia Carla Cuccu, la consigliera regionale del Gruppo Misto

Nell’interesse della trasparenza e della corretta informazione, ho chiesto pertanto di poter ricevere, per quanto possibile, una documentazione dettagliata o una spiegazione chiara in merito alle ragioni che hanno portato all’inammissibilità dell’emendamento in questione.

“Credo che sia di fondamentale importanza affrontare tali questioni con chiarezza e trasparenza al fine di garantire il corretto svolgimento del processo legislativo e di promuovere una partecipazione informativa e consapevole da parte della cittadinanza. Il tema delle concessioni balneari riguarda moltissimi imprenditori che hanno investito tempo e notevoli risorse in questo settore. Meritano risposte immediate.”

“Mi sono resa da mesi disponibile a collaborare attivamente per approfondire il tema e raggiungere soluzioni che siano nel miglior interesse della comunità sarda. Ma all’assessorato “competente” parrebbe non interessare la questione. La mia proposta è quella di incentivare le attività a rimanere aperte almeno 10 mesi all’anno, in modo da poter destagionalizzare ulteriormente il turismo in Sardegna, come previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato nella sentenza n. 11699 del 28 Ottobre 2022 ”