La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Carlo Doria, ha approvato gli indirizzi operativi per la semplificazione e dematerializzazione del percorso di accesso alle prescrizioni e di erogazione, a carico del sistema sanitario, dei prodotti senza glutine a favore dei celiaci in Sardegna.

“Un provvedimento atteso da tempo – dichiara l’assessore Doria – che raccoglie le diverse istanze delle tante persone che, nella nostra regione, soffrono a causa di questa patologia cronica e invalidante. In Sardegna sono oltre settemila i celiaci, cinquemila le donne, oltre la metà in un’età compresa fra i 18 e i 59 anni. Ma si registrano casi diagnosticati anche tra i più giovani: sono circa un migliaio nell’Isola i celiaci tra i 6 mesi e i 13 anni. In Sardegna, in coerenza con quanto disposto a livello nazionale, l’assistenza integrativa sui prodotti di alimentazione senza glutine è a carico della Regione, con una spesa annuale complessiva di 7,3 milioni di euro”.

“A oggi – precisa l’assessore Doria – il percorso dei cittadini per accedere a questo tipo d’assistenza si traduce nella diagnosi da parte dei centri specialistici di riferimento e l’emissione da parte delle Asl di buoni cartacei per il ritiro degli alimenti presso le farmacie o negli esercizi convenzionati, il tutto subordinato al rinnovo annuale del piano terapeutico. Un sistema che evidenzia diverse criticità e che abbiamo deciso di mettere al passo coi tempi, in primo luogo con la dematerializzazione del buono per gli alimenti, che non sarà quindi più cartaceo, ma sarà spendibile attraverso la tessera sanitaria. Inoltre, a regime, vogliamo consentire il libero accesso ai diversi canali di distribuzione degli alimenti senza glutine, attualmente limitato alle sole farmacie e negozi specializzati e precluso ad altri esercizi commerciali”.

“L’ulteriore indicazione che abbiamo voluto dare con questa delibera – precisa l’assessore Doria – riguarda la semplificazione dei percorsi, con la proroga dei piani terapeutici: parliamo di una malattia cronica e, una volta diagnosticata, le visite periodiche restano indicate in ragione di un’eventuale mutamento delle condizioni cliniche del paziente, ma programmare una visita specialistica solo per il rinnovo dell’autorizzazione all’emissione dei buoni rappresenta un aggravio non necessario, sia per l’attività delle Asl, sia per gli stessi pazienti. Una semplificazione, quella prevista, che va incontro alle esigenze espresse dagli operatori sanitari e dai pazienti già durante il periodo dell’emergenza Covid”.

“Questo nuovo percorso a favore delle persone celiache è già avviato. Da alcuni mesi, in via sperimentale, nelle Asl di Sassari e Cagliari, è attiva una procedura di informatizzazione dell’anagrafica degli assistiti e di elaborazione e trasmissione per via informatica dei buoni agli aventi diritto. Il provvedimento approvato dalla Giunta rappresenta quindi il passo decisivo in questa direzione e abbiamo dato ad Ares disposizione di predisporre quanto necessario ad estendere queste soluzioni tecnologiche anche alle altre Asl e di procedere quindi alla dematerializzazione dei buoni alimentari”, conclude l’assessore Doria.