Riceviamo e diffondiamo le perplessità arrivate dai sindacati sardi in merito al polo industriale di Assemini:

 

Sono insoddisfatti i sindacati dopo l’ultimo incontro con Eni Rewind, che continua a eludere l’impegno di avviare nuovi investimenti produttivi nell’area industriale di Macchiareddu. “Dopo la cessione della linea cloro e delle saline e una fase che ha prodotto non poche preoccupazioni nel territorio, auspicavamo che Eni tornasse a svolgere un ruolo più attivo”, hanno detto i segretari territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Giampiero Manca, Luca Velluto e Giovanni Tavera.

In questa direzione sembravano orientarsi anche gli impegni sottoscritti nell’accordo tra Eni Rewind, Italkali e le segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uiltec, in cui la società aveva confermato la disponibilità a verificare ulteriori opportunità di sviluppo nel sito, nel quadro della transizione che interessa Eni. “Apprendere che nulla è stato fatto sin qui lascia aperte le incertezze e acuisce le preoccupazioni per il futuro – aggiungono i segretari evidenziando che in altre aree d’Italia si sviluppano progetti importanti e candidando Macchiareddu a ospitare nel più breve tempo possibile la realizzazione di un nuovo insediamento produttivo. Per discuterne, i sindacati chiedono sin da ora un nuovo tavolo di confronto che, tra l’altro, era stato previsto già in verbale sottoscritto nel 22.

Nel frattempo, Filctem, Femca e Uiltec mantengono alta l’attenzione sul piano di bonifiche per il quale c’è un fondo di garanzia, in caso di imprevisti, di 145 milioni. Nella riunione è emerso che la lentezza delle procedure ostacola l’avvio, la prosecuzione e la chiusura di alcuni progetti: in particolare, è ancora in corso la fase autorizzativa per la realizzazione delle bonifiche a San Gavino (40 milioni). Nell’anno in corso si prevede di realizzare attività di bonifica e decommissioning per 17 milioni, mentre nel triennio 24/27 sono in cantiere 21 milioni per Assemini e uno per Sarroch.

“L’attività di bonifica è importantissima e monitoreremo sulle fasi di attuazione dei programmi” hanno detto Giampiero Manca, Luca Velluto e Giovanni Tavera sottolineando, però, che “Eni deve dare un segno tangibile, dimostrare che non vuole abbandonare questo sito”. Quale migliore segnale se non un nuovo investimento produttivo nel segno della transizione e dell’innovazione?

 

Note:

Nel sito di Eni Rewind, in riferimento al polo industriale di Assemini, si legge: “Enichem ha avviato un graduale processo di ridimensionamento, introdotto il primo impianto in Italia a tecnologia a membrana per la produzione di soda caustica e realizzato i primi interventi ambientali. Nel 2021 l’impianto è stato ceduto a un player del settore. Risanamento ambientale e valorizzazione storico-naturalistica sono oggi i driver della strategia di Eni Rewind per Assemini, compresa nel Sito di Interesse Nazionale Sulcis Iglesiente Guspinese individuato nel 2001”.

NB: Immagine indicativa