Le stampanti laser permettono di stampare documenti o fotocopie grazie a un tamburo fotosensibile che trasferisce l’immagine sulla carta. Il tamburo può essere chiamato anche unità di immagine, drum o imaging unit.

In una stampante laser qualsiasi, i toner più economici vengono trasferiti sulla carta per mezzo di uno o più tamburi presenti nella cartuccia. Alcune stampanti economiche e piccole fanno ricorso a cartucce di toner che contengono sia il tamburo sia la polvere di toner. In questo caso, si va quindi a parlare di cartucce combinate. Invece, per ottenere stampe di migliore qualità, gli apparecchi più sofisticati e professionali, hanno tamburi fotosensibili e cartucce di toner da sostituire anche separatamente.

Come funziona il tamburo della stampante laser

Il tamburo di una stampante laser non è altro che un tubo di alluminio largo tanto quanto la stampa. Il raggio laser permette di esporre la stampa da realizzare attraverso un obiettivo. Le particelle di toner di cui è composto l’inchiostro ruotano sul rullo del toner e sono poi attirate dal tamburo fotosensibile che le trasferisce sulla carta. Le varie particelle sono poi fissate grazie al calore e alla pressione. Il sistema è particolarmente valido per diverse ragioni, a iniziare dal fatto che non occorre preoccuparsi di difetti come le sbavature. Non essendoci inchiostro liquido, come capita con le stampanti inkjet, l’inchiostro non sbava e non occorre attendere nemmeno un secondo per dover far asciugare la stampa.

Quando cambiare il tamburo fotosensibile

Con il passare del tempo e stampa dopo stampa, il rivestimento esterno del tamburo fotosensibile non ha più le sue caratteristiche fotoelettriche iniziali. Inoltre, può usurarsi per colpa dello sforzo meccanico. Inoltre, chi usa carta di scarsa qualità o troppo sottile, sappia che questa tende a lasciare maggiori residui sul tamburo riducendone la durata. Inoltre, con il passare del tempo si accumulano resti di toner che peggiorano la qualità delle stampe.

Per capire quando cambiare il tamburo fotosensibile, bisogna fare alcune distinzioni. Se il tamburo fa parte della cartuccia del toner, dura fino a 5000 stampe. Invece, un tamburo fotosensibile intercambiabile può essere definito semipermanente perché dura circa 20.000 pagine. Infine, il tamburo fotosensibile permanente ha una durata molto ampia che arriva a 500.000 pagine.

Detto ciò, il tamburo va sostituito nel momento in cui le stampe presentano difetti come strisce verticali o altre imperfezioni ricorrenti. Infatti, la presenza di un residuo localizzato in una certa posizione del tamburo, produce dei difetti sempre nella stessa parte del foglio. Inoltre, è ovviamente necessario sostituirlo quando la stampante lo richiede. In linea di massima, un tamburo semipermanente ha bisogno di essere sostituito completamente dopo quattro o cinque sostituzioni del toner.

Come sostituire il tamburo della stampante laser

Se il tamburo è difettoso e usurato, la sostituzione inizia aprendo lo sportello della stampante dietro il quale si trova il toner. In base alla tipologia di stampante e modello, il tamburo può trovarsi dietro o sotto il toner perciò occorre far riferimento al manuale di istruzioni, tenendo comunque presente che è un’operazione abbastanza intuitiva e facile da portare a termine.