(foto Agenzia DIRE)

Continua la battaglia per i concorsi nella scuola: le prove orali per i docenti sardi devono essere svolte in Sardegna. Questo è l’obiettivo dell’ASEL Sardegna che ha mobilitato tutte le rappresentanze di categoria, sindacali, sociali e istituzionali con il recente Convegno che si è svolto a Cagliari la settimana scorsa. Il fronte della protesta e delle rivendicazioni si è addirittura allargato, l’ASEL Sardegna ha coinvolto l’ASAEL Sicilia, l’omologa associazione degli Enti Locali siculi, che ha posto lo stesso problema.“ Con il Presidente dell’ASAEL Sicilia Matteo Cocchiara, con il quale avevamo firmato da tempo un patto di impegno comune e realizzato insieme a Cagliari un Convegno sull’insularità– ha ricordato il Presidente dell’ASEL Sardegna Rodolfo Cancedda – abbiamo concordato di sostenere la rivendicazione delle Organizzazioni Sindacali della Scuola di far svolgere in Sardegna e in Sicilia le prove orali dei docenti sardi e siciliani partecipanti ai concorsi in atto, contro la scelta irrazionale e penalizzante del Ministero della Pubblica Istruzione di farli svolgere in sedi disagiate della penisola, che comportano gravosi e dispendiosi costi per raggiungere le varie località prescelte”.
La palla passa adesso ai responsabili del governo regionale dopo che si è insediata la nuova Giunta regionale ed ” insieme siamo chiamati a affrontare il problema e mettere in campo le strategie necessarie per andare a Roma e chiedere il rispetto- afferma ancora Rodolfo Cancedda – dei principi costituzionali dell’Insularità e della continuità territoriale che si realizzano in questo caso a favore della scuola sarda in tutti i suoi aspetti strutturali, organizzativi, finanziari e didattici”.
“Gli Enti Locali sardi sono pronti a fare la loro parte – conclude Il Presidente dell’ASEL Rodolfo Cancedda e chiediamo al Presidente della Regione e all’Assessore della Pubblica Istruzione di attivare con urgenza la Conferenza Permanente Regione Enti Locali per mettere in campo una proposta condivisa ed un percorso comune “.