Barbagia – Romania, il confronto viaggia sulle corde degli adolescenti e su quello di una ipotetica riforma della scuola, ossia l’argomento cardine che ha animato le attività del progetto Storie, che a un anno dal suo lancio può procedere a fare un bilancio di quanto costruito. 15 ragazzi del territorio della Unione dei Comuni Barbagia a confronto e scambio diretto con un gruppo pari età di Timisoara, città multiculturale della Romania. Ora l’appuntamento è per il 30 di aprile, a Ollolai, alle 11, con la presentazione dei lavori nella sala consiliare del municipio. Saranno presenti anche i ragazzi romeni, dell’Istituto Liceul di Timisoara, che assisteranno alla performance dei colleghi barbaricini.

Il progetto

Costruito per i giovani, in particolare per i Neet, ossia i ragazzi che non studiano, non lavorano, non cercano una occupazione ma che vogliono però aprirsi alla conoscenza tramite l’esperienza all’estero, Strategy Organization Implementation Empowerment, (ST.OR.I.E appunto) nasce grazie alla collaborazione tra il Distretto Rurale della Barbagia, lo Studio L&P e il Liceul Ioan Slavici, un istituto professionale della Romania. Finanziato all’interno del Programma Erasmus +, si svolge tra il territorio dell’Unione Comuni Barbagia (Tiana, Sarule, Ovodda, Oniferi, Ollolai, Olzai, Gavoi, Lodine), Nuoro, Orosei, Irgoli e la Romania, a Timisoara e nelle sue aree rurali. Adottato con lo scopo di costruire non solo uno scambio di esperienze tra ragazzi di diverse realtà geografiche, ma anche per l’importante bagaglio culturale che lascerà ai partecipanti: capacità digitale e linguistica utile per facilitare altre tipologie esperienziali o lavorative future. “Per il territorio della Barbagia di Ollolai – spiega Michele Virdis, neo presidente del Distretto Rurale Barbagia e che ha accolto l’eredità dall’uscente Efisio Arbau –, un progetto che si conclude ma che apre a nuove possibilità e progetti. Lo spirito della Fondazione che unisce 200 soci privati e pubblici del territorio della Unione dei Comuni Barbagia, è quello di creare possibilità di crescita economica e culturale. La Barbagia punta sui giovani investendo sulla loro formazione. Abbiamo chiuso l’altro giorno con gli esami il corso Its Tagss, con 11 giovani che hanno conseguito un diploma tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie e agroalimentari. Con il progetto Storie abbassiamo la fascia di età perché puntiamo l’attenzione sui ragazzi, l’età media è 15 anni. È nostra intenzione incentivare progetti di questo tipo, continuando a costruire un terreno fatto di possibilità formative ed esperienziali sfruttando finanziamenti regionali, nazionali ed europei”

Lo strumento utilizzato dai ragazzi del progetto Storie, che ha permesso la costruzione del progetto che verrà presentato il 30 è l’edu-larp, ossia un educational live action role-playing. Un gioco di ruolo educativo, il cui tema, per una consapevole scelta sperimentale, è stato fatto scegliere ai ragazzi, per garantire una maggiore spinta motivazionale all’approfondimento e all’apprendimento. “Giochi di ruolo perché attraverso il contatto diretto con “una realtà” ci si avvicina, senza rendersene conto, alla conoscenza– spiega Gabriella Longu presidente dello Studio L&P nonché ambasciatrice Erasmus+ – anche alle materie più ostiche o potenzialmente noiose per alcuni. I ragazzi hanno lavorato con noi su una ipotetica “riforma della scuola” elaborando un progetto di legge che prevede che i docenti vengano selezionati attraverso dei test per verificare la loro reale capacità di insegnamento e di empatia. Potenziando indirettamente le loro capacità e competenze trasversali oggi fondamentali per il mondo del lavoro: ossia capacità di lavorare in gruppo, problem solving, negoziazione. Posso affermare che i risultati sono stati notevoli, con ragazzi in gamba che ad una iniziale diffidenza hanno anteposto entusiasmo, curiosità e apertura. Il 30 verrà proiettato un video che sarà una sorta di premessa, poi i ragazzi inizieranno la loro seduta e, successivamente, verrà consegnata una brochure realizzata con il contributo della realtà aumentata e la bozza del disegno di legge il cui contenuto, oggetto del dibattito, è stato rinforzato da una 50ina di interviste realizzate anche in tre istituti della città di Cagliari”.