Sassari. Sarà una mattina dedicata a far conoscere la struttura di Medicina del dolore e cure palliative e la sua attività. Per i cittadini sarà anche l’occasione per conoscere l’importanza delle cure palliative, che non si limitano al controllo del dolore, ma abbracciano un approccio globale alla persona. Il 26 maggio prossimo (domenica) si celebrerà in tutta Italia la Giornata del Sollievo, un appuntamento – giunto alla ventitreesima edizione – fondamentale per riflettere sul valore della qualità della vita, soprattutto per chi affronta malattie gravi e croniche.

L’Aou di Sassari sarà protagonista con un Open day dedicato ai cittadini, con incontri finalizzati a fornire informazioni sulla terapia del dolore. Dalle 9 alle 13 di domenica, il personale sarà a disposizione nell’ambulatorio di Terapia antalgica, al piano terra del Palazzo Clemente. Gli specialisti potranno anche effettuare visite e consulenze personalizzate.

Per partecipare alla giornata (sono disponibili sino a un massimo di 20 posti) sarà necessario effettuare una prenotazione entro la giornata di sabato 25 maggio alle ore 14, scrivendo alla mail terapia.antalgica.clemente@aouss.it.

Dalle 13 alle 15, invece, sarà attivo il numero di 079 26.44.662 al quale gli operatori sanitari potranno fornire informazioni sulla struttura e sulla terapia del dolore.

«Giornate come queste – afferma il dottor Rosario Chianese, responsabile della Medicina del dolore e cure palliative dell’Aou di Sassari – sono occasioni preziose per condividere esperienze, ascoltare testimonianze e diffondere informazioni corrette sulle possibilità offerte dalle cure palliative».

Un cenno quindi al trattamento farmacologico.

«Gli oppiacei – fa presente Chianese – agiscono sui recettori del dolore presenti nel sistema nervoso centrale e periferico per ridurre la percezione del dolore, offrendo sollievo significativo a chi soffre di patologie gravi con dolore cronico. L’utilizzo di questi farmaci e anche di altri antidolorifici in mani esperte è da considerarsi sicuro e va incoraggiato, superando la barriera culturale di una oppiofobia che, spesso, impedisce un uso corretto e quindi un adeguato controllo del dolore, per paura di effetti collaterali».

Un argomento che, proprio di recente, è stato al centro di un importante convegno dal titolo “Pain therapy” organizzato al Quarté Saiàl di Alghero dallo stesso Chianese e che ha visto la partecipazione di alcuni tra i più importanti esperti nel settore della terapia del dolore.

La struttura di Medicina del dolore e cure palliative – che fa parte della struttura complessa di Anestesia, medicina del dolore e cure palliative diretta dalla professoressa Sandra Magnoni – svolge visite e consulenze specialistiche grazie a tre ambulatori: uno al secondo piano dell’ospedale civile, uno al piano terra del Palazzo Clemente e un altro ancora al piano terra del Palazzo Rosa. Agli ambulatori si accede dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30 attraverso prenotazione Cup con richiesta per visita specialistica di terapia del dolore. Successivamente alla presa in carico, i pazienti vengono seguiti con visite di controllo e se necessario, vengono inseriti in lista per eseguire trattamenti di livello più avanzato.

La Giornata del Sollievo

È stata istituita nel 2001 per volontà del Ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti” onlus, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori sanitari sull’importanza delle cure palliative. Questo giorno non è solo un’occasione per promuovere la conoscenza di queste cure, ma rappresenta un vero e proprio appello a garantire il diritto alla dignità per tutti i pazienti.

Lo staff di Medicina del dolore e cure palliative

La struttura, che si compone di tre ambulatori, vede impegnati, tra medici e infermieri, il dottor Rosario Chianese, la dottoressa Valeria Mulas, la dottoressa Anna Guido, la dottoressa Giuseppina Chelo, il dottor Enrico Rustici e il team infermieristico, composto da Luciana Maccioccu, Donatella Melino, Margherita Tonaera e Leppedda Cristina e coordinato da Maria Giovanna Manus.