Sassari. Mentre il rullo dei tamburi rimbomba tra i vicoli e gli slarghi della città medievale e i “vetti” colorati iniziano ad addobbare a festa alcuni dei luoghi simbolo della città antica, come piazza Santa Caterina o via Brigata Sassari, lungo il percorso della Faradda i Candelieri sono già in posizione. Non si tratta dei grandi ceri votivi che il 14 agosto verranno portati a spalla, scortati dai Gremi, da piazza Azuni sino a Santa Maria di Betlem. Quelli che da oggi iniziano a presidiare il tracciato sono i nuovi pali dell’illuminazione, scelti dall’amministrazione e realizzati da Engie per rendere ancora più suggestiva e di impatto la scenografia che incornicia la Discesa attraverso cui le antiche corporazioni di arti e mestieri rinnovano il voto alla Madonna Assunta per aver preservato la città dalla peste.
Le bandierine in cima, proprio come i ceri che la sera del 14 agosto attraversano corso Vittorio Emanuele e corso Vico esibendosi in balli e altre prove di destrezza, lo stemma serigrafato del Comune di Sassari sui due lati, i nuovi “candelieri luminosi” sono quaranta. Si tratta di pali con armature led a tenuta stagna, in grado di resistere a lungo agli effetti di qualsiasi condizione climatica e di qualsiasi agente atmosferico. La novità risiede proprio nel fatto che sembrano dei veri Candelieri stilizzati, con alla base un cubo in metallo che riproduce la stessa base dei ceri.
La rivisitazione dell’illuminazione per la festa più importante di Sassari è stata fortemente voluta dall’attuale amministrazione per arricchire di un ulteriore elemento estetico il centro storico, il cui rilancio è sempre più strettamente legato alla valorizzazione e alla promozione dei gremi, delle loro attività e delle loro tradizioni, anche nella quotidianità. A
realizzare il restyling dei ceri è stata Engie, la società cui è affidata la gestione dell’illuminazione pubblica.