Si aggiunge un nuovo capitolo alla vicenda dei Conguagli Regolatori richiesti da Abbanoa. La sentenza n. 23858 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, pubblicata il 26 agosto 2025, riguarda un caso specifico. Adiconsum, pur non essendo parte in causa, segue con attenzione la vicenda nell’interesse generale dei consumatori.

Secondo Adiconsum, la comunicazione diffusa da Abbanoa offre una lettura parziale e fuorviante della sentenza, in particolare sul tema dei conguagli relativi alle partite pregresse 2005-2011.

Nel comunicato diffuso sul sito, Abbanoa sostiene che la pronuncia della Cassazione avrebbe fornito un quadro di legittimità definitivo, superando orientamenti differenti emersi in precedenti sentenze.

In realtà, la Suprema Corte ha stabilito che la questione rimane aperta e che spetta ai giudici di merito – Tribunali e Corti d’appello – verificare se le somme addebitate agli utenti siano state determinate correttamente in base alla disciplina tariffaria vigente nel periodo 2005-2011, il cosiddetto “metodo tariffario normalizzato”.

Le Sezioni Unite hanno inoltre chiarito che eventuali delibere dell’Ente d’Ambito, come la n. 18 del 26 giugno 2014 con cui furono quantificati in oltre 106 milioni di euro i conguagli, qualora non conformi al metodo normalizzato, devono essere disapplicate. Già in passato alcuni Tribunali avevano ritenuto quella delibera illegittima.

In sostanza, Abbanoa dovrà dimostrare, nei procedimenti in corso, che gli importi richiesti siano stati calcolati correttamente e che il credito sia effettivamente dovuto per ciascun utente.

Cosa chiarisce la Cassazione

La sentenza vale per il caso deciso e non si estende automaticamente a tutte le cause pendenti.

I conguagli regolatori possono essere richiesti per consumi passati, ma solo se calcolati in modo corretto e dimostrati per ciascun utente.

La decisione finale resta ai giudici di merito.

Restano aperte le contestazioni di Adiconsum.

La prescrizione, già maturata per circa 88 milioni di euro.

Il superamento del limite del 5% annuo previsto dal metodo tariffario.

La richiesta di pagamenti basati sui consumi del 2012.

L’addebito anche a utenti che non erano titolari di utenze tra il 2005 e il 2011.

Le indicazioni di Adiconsum

Al momento nulla cambia: gli utenti devono attendere gli sviluppi della vertenza. Adiconsum conferma la disponibilità a tutelare chiunque dovesse ricevere richieste di pagamento relative ai Conguagli Regolatori, attraverso gli sportelli territoriali in Sardegna (https://adiconsum.it/sedi/).