Sassari. Un nuovo allevamento di svezzamento suino potrebbe sorgere nella zona di Caniga, area prevalentemente residenziale e agricola, dove verrebbero ospitati fino a 2.000 cuccioli provenienti da Villacidro. I suinetti, una volta raggiunti i 27 kg, verrebbero trasferiti per l’ingrasso o la macellazione, alimentando così la filiera industriale della carne.
LAV esprime forte preoccupazione per l’impatto che questo progetto avrebbe non solo sugli animali, ma anche sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini.
Odori, rumori e traffico: un rischio per la salute e il benessere dei residenti
Il nuovo impianto comporterebbe un incremento significativo di odori nauseabondi, rumori costanti dovuti alla movimentazione degli animali e dei mezzi di trasporto, oltre a un aumento del traffico di camion per il carico e lo smaltimento dei reflui. Un contesto del genere è incompatibile con un’area abitata e agricola di pregio ambientale, dove molte famiglie vivono stabilmente.
Un impatto ambientale pesante
Gli allevamenti suini, anche quelli dedicati allo svezzamento, producono grandi quantità di deiezioni liquide e solide contenenti azoto, fosforo e ammoniaca, sostanze altamente inquinanti che possono contaminare suolo e falde acquifere.
A ciò si aggiunge l’uso massiccio di farmaci e antibiotici, i cui residui finiscono nei reflui, rappresentando un grave rischio sanitario e ambientale.
Il progetto prevederebbe un notevole consumo idrico quotidiano per abbeveraggio, pulizia e gestione della struttura, in una regione – la Sardegna – già duramente colpita da siccità e carenza idrica. Destinare risorse idriche a un impianto di questo tipo, in un contesto di emergenza climatica, è irresponsabile e inaccettabile.
“Questo progetto non porta alcun beneficio alla comunità – dichiara LAV –. Significa più inquinamento, più consumo d’acqua, più disagio per i cittadini e più sofferenza per gli animali. È una scelta miope e contraria a ogni principio di sostenibilità.”
LAV chiede lo stop immediato.
Sabato 25 Ottobre saremo in piazza Italia a Sassari dalle 17 alle 20 contro questo progetto nella manifestazione organizzata dalle ass.ni LEIDAA ed AV insieme a tantissimi cittadini.
LAV chiede al Comune di Sassari di non autorizzare la costruzione dell’allevamento e di promuovere invece modelli di sviluppo etici, sostenibili e rispettosi del territorio e dei suoi abitanti.
