Sassari. Si è conclusa con grande partecipazione e risultati concreti la prima edizione di “Hackathon/Cambia la tua città in 48h”, l’iniziativa organizzata dall’associazione di promozione sociale Beyond By Now per sviluppare progetti innovativi nel settore sanitario e sociale, partendo dalle idee dei giovani. L’evento si è svolto dal 27 al 29 novembre negli spazi dell’ExMa Ter, che si sono trasformati in un vero e proprio laboratorio di progettazione.

Hanno preso parte all’iniziativa oltre 100 partecipanti complessivi tra mentor, imprese, professionisti e pubblico, oltre a 16 studenti universitari, tra cui due provenienti dal Portogallo, che hanno lavorato senza sosta per 48 ore, integrando competenze diverse.

Dall’Hackathon sono nati quattro progetti, dedicati ad alcune tra le sfide più attuali del sistema sanitario:

ansia e benessere mentale nei giovani;

screening e prevenzione del tumore del colon-retto;

apnee notturne (OSAS) e diagnosi precoce;

la cura di chi cura.

Il progetto vincitore, “La cura di chi cura”, proposto da Francesco Aresti, Francesca Cima, Vuk Imperio Barjaktarovic e Maria Torres, ha affrontato uno dei problemi emergenti più trascurati del sistema di cura: il carico fisico ed emotivo dei caregiver familiari. Il team ha posto l’attenzione sulla necessità di creare strumenti e percorsi di supporto dedicati per migliorare la qualità della vita di chi assiste persone fragili e, di conseguenza, la qualità dell’assistenza stessa. La proposta ha convinto la giuria per concretezza, impatto sociale e prospettiva di sviluppo. Tutti e quattro i progetti saranno comunque accompagnati e sviluppati nei mesi successivi.

Durante il Pitch Day, i partecipanti hanno seguito gli interventi dei due formatori che hanno guidato il percorso. Alessandro Lai, imprenditore e co-founder di WAUniversity e ALL1E, ha dichiarato:
«Ogni studente ha capito che può prendersi un pezzo di responsabilità per migliorare la propria città. Hanno imparato a progettare con metodo: partire dai dati, validare le idee, costruire qualcosa di realizzabile».

Paola Appeddu, imprenditrice, dirigente del Nido d’Infanzia Marta Mameli e presidente de Gli Improbabili, ha aggiunto:
«Basta poco per risvegliare nei ragazzi la voglia di conoscere e costruire. Per uscire da una mentalità in cui prevale il lamento sulla capacità di proposta e sulla responsabilità personale, l’Hackathon ha dato una risposta che vale più di mille teorie. In Sardegna le opportunità non mancano per chi è disposto a imparare e realizzare cose nuove».

«Questi progetti non resteranno sulla carta» – ha dichiarato Mauro Pisano, presidente di Beyond By Now – «Vogliamo dare continuità ai percorsi avviati, far crescere le idee insieme ai team che le hanno create e trasformarle in azioni concrete sul territorio. L’Hackathon è solo il punto di partenza: il lavoro continua».

Il percorso proseguirà anche grazie al contributo dei partner che hanno affiancato l’iniziativa: Easy Cura, Alma Medical Center, Mar.Go e Pubblicitas, realtà che hanno messo a disposizione competenze, strumenti e formazione.

L’Hackathon ha dimostrato che, quando ai giovani si offre metodo, responsabilità e spazio di azione, la progettazione diventa un motore reale di cambiamento. Beyond By Now intende ora consolidare questa rete per contribuire alla costruzione di una Sardegna più innovativa, consapevole e capace di valorizzare il proprio talento.