Bonnanaro. Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, un uomo è stato arrestato per detenzione di marijuana destinata allo spaccio. L’hanno fermato i carabinieri di Torralba e Mores con il supporto del Nipaaf di Alghero, in un’operazione nata quasi per caso e finita per diventare uno di quei pedinamenti che si allungano nel buio, tra attese e ritorni imprevisti.

Il primo contatto era avvenuto ieri pomeriggio, 9 dicembre, a Mores: un controllo stradale ordinario, il tipo di scena che di solito si chiude in pochi minuti. Invece l’uomo, durante le prime verifiche, è ripartito con l’auto ed è fuggito, lasciando ai militari solo una scia di polvere e un nome da ricostruire.

L’identità è stata accertata in breve tempo. I carabinieri si sono concentrati sulla sua casa rurale a Bonnanaro, un’abitazione defilata in mezzo alla vegetazione, il genere di rifugio che sembra costruito per ospitare il silenzio più che le persone. Lì è cominciato l’appostamento, ore di quiete tesa in attesa che il ricercato si decidesse a tornare.

L’uomo è comparso a piedi, cercando di rientrare senza dare nell’occhio. Una cautela vana: i militari lo hanno bloccato e hanno perquisito la casa. All’interno hanno trovato 8,1 chili di marijuana, un bilancino di precisione e il materiale per confezionare le dosi.

Accanto alla droga, diversi barattoli pieni di una sostanza liquida, resinosa e alcolica: un preparato artigianale, verosimilmente usato per aumentare il contenuto di Thc attraverso una rudimentale infusione. I tecnici del Nipaaf di Alghero hanno eseguito gli accertamenti necessari, confermando che parte della sostanza sequestrata superava i limiti di legge.

Tutto il materiale è stato sequestrato. L’uomo, su disposizione della procura di Sassari, è stato posto ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

Resta fermo il principio della presunzione d’innocenza: la responsabilità della persona indagata potrà essere accertata solo con una sentenza definitiva.