di Pier Luigi Piredda

Sassari. Avanti così. Un pareggio che sta stretto alla Torres, che non ha portato migliorie alla classifica ma che è stato comunque foriero di buone notizie. Il pari con il Pineto è l’ennesimo risultato punitivo di questa finora sconfortante stagione ma un punticino non è certo da buttare via in questo momento. Le buone notizie vengono dalla prestazione della squadra. Dopo tante partite giocate quasi senza nerbo e con la paura dipinta sul viso, la Torres scesa in campo contro il Pineto è stata una squadra viva, determinata, decisa a fare risultato, a lasciarsi alle spalle le paure che ne avevano condizionato il rendimento e a ritrovare la strada migliore per risalire la china. Sarà un percorso lungo e irto di pericoli ma la squadra che Greco sta plasmando potrebbe riservare grandi soddisfazioni. Già dalla prossima partita in trasferta a Gubbio sabato e soprattutto il 20 dicembre al “Vanni Sanna” contro la corazzata Arezzo. Proprio quella partita dovrebbe essere la tappa decisiva per il prosieguo del campionato.
Sicuramente, per quell’occasione Greco dovrebbe avere a disposizione l’intera rosa. Il lungodegente Zecca sta recuperando la condizione fisica sotto la sapiente guida dei preparatori Sciacca e Boccolini, ma anche Scheffer è ormai quasi pronto e non è improbabile che possa già fare capolino almeno in panchina a Gubbio. Di loro c’è un disperato bisogno, anche se Sala si è ben adattato alla posizione ritagliatagli da Greco sulla fascia destra. Ma il biondo instancabile centrocampista è molto più utile al centro del campo dove, oltre a coprire le spalle al sempre più convincente capitan Mastinu, che sta finalmente ritrovando il ritmo gara dopo l’infortunio, potrà dare più consistenza fisica al reparto centrale. Ne gioverebbe anche Brentan, che ha avuto un periodo di appannamento ma che ha comunque gamba e testa per giocare davanti alla difesa e fare filtro e se sta bene sa anche trovare i tempi giusti per inserirsi in avanti.
Comunque, la Torres vista contro il Pineto è stata ben diversa da quella che si era vista finora. I progressi già intravvisti a Ravenna e a Livorno sono stati confermati contro il Pineto. Una squadra grintosa e determinata che ha cercato la profondità in continuazione e che avrebbe meritato di segnare anche più di un gol già nella prima mezzora. Greco deve lavorare ancora sul reparto arretrato. Due certezze: Idda e Antonelli che hanno giocato sui loro standard abituali, mentre Fabriani ha ancora tentennato in fase di rilancio regalando agli avversari troppi palloni. Il ragazzo è forte, ha qualità ma ha mostrato ancora una volta evidenti difficoltà di concentrazione soprattutto quando è sotto pressione. Deve ritrovare la sicurezza nei suoi mezzi e giocare in maniera più spensierata e non pensare di liberarsi velocemente del pallone per timore di sbagliare perché così facendo inevitabilmente commette errori banali.
In crescita Zambataro che da quando è rientrato in squadra si è dedicato con impegno al lavoro di quarto di sinistra e sta acquistando sempre maggiore confidenza con la fascia. Ha ritrovato fiducia e non esita a puntare l’avversario per cercare la profondità e andare sul fondo per crossare palloni invitanti in area. Un giocatore ritrovato.
Mentre è invece uscito dai radar l’esperto Mercadante che sta probabilmente pagando alcune prestazioni sotto tono e alcuni errori inspiegabili per uno come lui. Deve soprattutto ritrovare la serenità e togliersi dalla testa le sirene, sotto forma di offerte importanti economicamente, che sono arrivate sulla scrivania del suo procuratore e che hanno sicuramente contribuito a fargli perdere la concentrazione e di conseguenza il posto da titolare in difesa.
Un altro che deve lavorare sul recupero della condizione fisica è Giorico. Il centrocampista algherese si sta impegnando e sacrificando per la causa rossoblù ma si vede che non sta bene. Il suo contributo di esperienza e di qualità sta provando a darlo ma a ritmi ridotti rispetto ai suoi standard abituali. Greco gli sta dando fiducia e lo sta aspettando perché sa quello che l’algherese può dare alla Torres quando ritroverà la forma migliore.
Così come Mastinu.
Mentre ha finalmente messo in mostra le sue immense qualità tecniche Di Stefano. Superati tutti i vari acciacchi che ne hanno condizionato le sue prestazioni dall’inizio del campionato, il fantasioso attaccante ha giocato una partita sontuosa. Ha seminato il panico nella retroguardia del Pineto, ha puntato la porta avversaria con continuità e sfiorato più volte il gol. Un giocatore ritrovato che darà consistenza al finora asfittico attacco rossoblù che ha vissuto solo sui gol pesanti del generoso Musso, sempre pronto a timbrare il cartellino quando gli si presenta l’occasione buona. Ma è troppo poco.
Ritornando alla partita con il Pineto, da sottolineare l’ottima prova di squadra, uscita infatti tra gli applausi dei tifosi. Mentre bisogna sottolineare ancora una volta, l’ennesima di questo campionato, il pessimo arbitraggio. È incredibile la pochezza tecnica degli arbitri che hanno diretto la Torres e soprattutto l’accanimento contro i rossoblù, presi continuamente di mira sia per quanto riguarda le ammonizioni, sia soprattutto per le decisioni penalizzanti che hanno finora sottratto alla squadra rossoblù molti punti. Sarebbe il caso che la società facesse la voce grossa in Lega e chiedesse rispetto per la Torres.
Un altro fattore negativo è la condizione del manto erboso del “Vanni Sanna”, che definire penoso è anche poco. La Torres ha preso il gol del Pineto proprio per colpa del campo, che è stato causa anche di molti infortuni. È vero che solitamente nel periodo invernale il manto erboso va in sofferenza quando piove in maniera abbondante come accaduto in queste ultime settimane ma è anche vero che in condizioni così pessime non si era mai visto. Sarebbe il caso che anche l’amministrazione comunale, oltre alla Torres, pretendano interventi urgenti, sotto forma di finanziamenti per i lavori, da parte della Regione che sta invece pensando solamente al nuovo stadio del Cagliari per la cui costruzione sono già stati destinati oltre 50milioni di euro. E come al solito per il resto della Sardegna ci sono solo briciole, e finora neppure quelle. Vergognoso.

LE PAGELLE

ZACCAGNO 6.5: ha preso un gol balordo per colpa del campo in condizioni davvero penose, ma ha anche sfoderato alcuni interventi da campione e trasmesso sicurezza a tutta la squadra.
ANTONELLI 7: insuperabile. Ha guidato la difesa con intelligenza e tanta grinta. Il gol che gli è stato annullato grida vendetta. Poi tanta attenzione e disciplina tattica.
IDDA 6,5: il temuto Bruzzaniti non è mai riuscito a divincolarsi dalle spire del difensore rossoblù che non gli ha mai permesso di trovare spunti importanti. Una bella partita, giocata con intelligenza.
FABRIANI 5: parte bene e con autorità in fase difensiva, ma a un certo punto cade nelle solite pericolose amnesie che mettono in difficoltà tutta la squadra. Deve ritrovarsi dal punto di vista psicologico perché non è normale che abbia questi improvvisi cali di concentrazione.
ZAMBATARO 6: ha giocato una partita di sacrificio aiutando molto in difesa, ma quando ha potuto scatenarsi sulla fascia ha fatto soffrire gli avversari. Sta acquisendo sicurezza e non ha più paura di puntare l’avversario. Un giocatore ritrovato.
SALA 6.5: un cavaliere senza macchia e senza paura che combatte lancia in resta in ogni situazione. Da una sua travolgente discesa sulla fascia destra è arrivato il pareggio della Torres. Si sta adattando al ruolo di laterale destro con impegno e dedizione, ma non appena tornerà Zecca farà nuovamente sentire il suo peso a centrocampo e potrà così restituire alla Torres quegli equilibri che sono ancora precari in fase di costruzione e interdizione.
GIORICO 5,5: ancora in ritardo di condizione. Si limita a svolgere l’ordinato compitino di routine ma non riesce a fare una giocata delle sue e soprattutto si fa sfuggire gli avversari al centro del campo e in una di queste occasioni è arrivato l’immeritato vantaggio del Pineto. Deve continuare a lavorare, Greco lo sta aspettando e gli sta dando fiducia.
MASTINU 6,5: ancora lontano dal miglior Mastinu di cui però ha fatto vedere qualche sprazzo che è di buon auspicio per il futuro. L’infortunio l’ha penalizzato, la precaria situazione della squadra l’ha costretto ad accelerare il recupero, ma sta crescendo di partita in partita e ora deve solo ritrovare il ritmo gara.
DI STEFANO 7: il migliore. Finalmente, l’attaccante è riuscito a far vedere le sue qualità. Finora era stato penalizzato da una serie interminabile di micro-infortuni che ne avevano condizionato le prestazioni, ma sta ritrovando la forma. Ha fatto impazzire la retroguardia del Pineto e avrebbe meritato il gol, che comunque siamo certi non tarderà ad arrivare.
MUSSO 6,5: un gol da bomber e una prestazione da attaccante vero. Lui sì che non molla mai. Ha fatto a sportellate con i difensori avversari, ha controllato e difeso decine di palloni: sempre presente in ogni azione d’attacco della Torres. Assatanato.
STARITA 5,5: un passo indietro rispetto alle ultime partite. Ha corso tanto, ma quasi sempre a vuoto non riuscendo mai a entrare nel vivo del gioco. Comunque l’impegno non è mancato.
LUNGHI 6: bentornato. È entrato in campo con il piglio giusto e ha anche sfiorato il gol. Se riesce a ritrovarsi è un valore aggiunto per la Torres.
BRENTAN 6: è entrato con una determinazione eccezionale. Ha combattuto come un leone. Un giocatore ritrovato che scalpita per tornare titolare.
MASALA 6: una rovesciata spettacolare e poi tanti combattimenti. Non molla mai. Bravo.
DIAKITÈ 6: è entrato con la mentalità giusta e si è tuffato a capofitto nella battaglia, ma non è mai riuscito a trovare il guizzo vincente.
GRECO 6.5: sta lavorando con impegno e dedizione per portare fuori la Torres dai bassifondi della classifica. Ha chiesto ai suoi ragazzi di giocare con spensieratezza senza farsi prendere dalle preoccupazioni anche quando non arriva il gol. Da quando è tornato in panchina, la vittoria non è ancora arrivata, ma la sua Torres sta cominciando a far vedere qualcosa di buono soprattutto per quando riguarda l’impegno, la determinazione e la voglia di imporre il gioco. La Torres ha avuto numerose occasioni da gol, cosa che non succedeva da chissà quanto tempo, e ha saputo rimontare una partita che sembrava stregata. Come ha detto lui stesso a fine gara “Ora serve soltanto buttare la palla dentro quel rettangolino chiamato porta”. Ma si vede che ci crede e che ha fiducia nei suoi ragazzi, che lo stanno seguendo con disciplina e rinnovato entusiasmo.