Sassari. L’Associazione culturale Gavinuccio Canu, in collaborazione con Ente Concerti – Città di Iglesias, col patrocinio e il contributo del Comune di Sassari e Fondazione di Sardegna presenta “Lievi Favole, le canzoni di e per Gavinuccio Canu”, seconda edizione.
Proseguono gli appuntamenti in musica per ricordare l’artista sassarese, organizzati dall’associazione a lui dedicata.
Venerdì 19 dicembre, ore 20.00, Teatro Civico, Sassari, proiezione di “Jesus loves the Fools. Il carnevale dei pazzi, dei sedotti e degli abbandonati”, docufilm sui Carnival of Fools (gruppo musicale di Mauro Ermanno Giovanardi, che fonderà poi i La Crus) e la scena underground italiana degli anni ’90. A seguire l’incontro/concerto con Mauro Ermanno Giovanardi e Marco Carusino alla chitarra.
Sabato 20, ore 18.30, spazio Harlem, via Francesco Cetti 3, Sassari, presentazione del libro “Sex Pistols. Dio salvi la Regina” con Antonio Bacciocchi, batterista della rock band Not Moving, e del libro “Dalla parte del torto. Una storia hippie punk e rave” con Domenico Petrosino, alias Dome La Muerte, chitarrista dei Not Moving in dialogo con il giornalista ed esperto musicale Antonio Canu. In collaborazione con la libreria Koinè di Sassari.
Sabato 20 dicembre, ore 20.30, Teatro Civico, Sassari. Concerto dei Not Moving, gruppo post punk italiano dalle forti influenze garage rock, neopsichedeliche e psychobilly, che presentano il loro nuovo disco “That’s all folks” . In apertura, i La Terapia.
I Not Moving tornano a dicembre in Sardegna per due concerti. Il primo è previsto a Cagliari, venerdì 19 (con i Gods of Gamble); il secondo, a Sassari al Teatro Civico, sabato 20 (con La Terapia) all’interno della kermesse di due giorni “Lievi Favole” organizzata dall’Associazione culturale Gavinuccio Canu nel ricordo dell’artista sassarese.
I Not Moving sono stati uno dei gruppi preferiti da Gavinuccio, che valore ha presentare il vostro ultimo lavoro discografico “That’s all folk” in una delle serate a lui dedicate?
“E’ sempre speciale sapere che la nostra musica è stata apprezzata, suonata, ascoltata da tante persone. Soprattutto quando scopri che erano/sono musicisti, artisti a te affini. E’ non solo un piacere ma un onore. Nello specifico ancora di più per quanto valore ha avuto e ha l’opera di Gavinuccio, giustamente valorizzata dagli eventi organizzati dall’Associazione”.
Rita (Lilith) ha cantato nel disco “Lievi Favole, le canzoni di e per Gavinuccio Canu”, la canzone inedita di Gavinuccio, suonata e arrangiata con Cesare Basile e Francesca Scuto, “A vent’anni” che recita: A vent’anni persi l’autocontrollo/A trent’anni attesi che ritornasse/A vent’anni, a mille l’immaginazione/A trent’anni una crisi di identità./A vent’anni, o intorno o giù di lì/Era il nero, il nero il mio contorno/A trent’anni, adesso se ben ricordo/E allora, scegli mai, mai/scegli mai, mai. Com’è stato ritrovarsi fra quelle parole?
“Ritrovarsi è la parola giusta proprio perché descrive alla perfezione un profilo esistenziale che appartiene a molti di noi che abbiamo scelto strade più complesse, difficili e aspre del consueto. Le sue parole scavavano e vedevano molto bene all’interno di anime mai quiete, tormentate e difficili da gestire”.
Nel 2023 avete ricevuto il Premio Ciampi alla Carriera, premio dedicato ad un altro outsider “dimenticato” della musica italiana. Cosa lega la musica dei Not Moving a quella del cantautore livornese? Vi sentite un po’ i Piero Ciampi della musica underground in Italia?
“Non abbiamo di certo lo spessore artistico del cantautore livornese. Ne condividiamo però quel costante senso di inadeguatezza a stare al mondo. Una sorta di emarginazione spirituale che ci porta ad estraniarci da quelli che vengono considerati, soprattutto ai nostri giorni, valori ma che in realtà non lo sono. La musica, il nostro ambito artistico / sonoro, molto aspro e lontano da ciò che è facilmente commerciabile. È stato un rifugio ideale per esprimerci e condividere le stesse sensazioni con chi ci ha sempre apprezzato. Una sorta di resistenza al brutto quotidiano”.

