Riceviamo e pubblichiamo  le Osservazioni presentate dalla Fondazione Porto Rotondo al nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Olbia, a firma del Presidente Leonardo Donà dalle Rose e del Presidente Onorario Luigi Donà dalle Rose. Le Osservazioni riguardano la disciplina per il complesso di Porto Rotondo e affrontano in modo articolato e documentato i temi paesaggistici, urbanistici e idrogeologici, con l’apporto di specialisti qualificati.

Con forte preoccupazione apprendiamo che il 30 luglio il Consiglio Comunale intende approvare un Piano Particolareggiato da oltre 20.000 mc di nuove edificazioni, in assenza di un confronto pubblico e prima della conclusione dell’iter di approvazione del PUC. Un atto che consideriamo grave e discutibile dal punto di vista procedimentalmente, che disconosce il valore del luogo e ignora le osservazioni depositate al PUC, finalizzate ad ottenere la necessaria salvaguardia dei valori paesaggistici e testimoniali del luogo.

Porto Rotondo non è un insediamento qualsiasi. È il frutto di una visione progettuale unica, che ha generato un’identità urbana di architetture mediterranee, spazi pubblici significativi e opere d’arte. Un impianto fortemente integrato nel paesaggio, coerente e armonico, oggi minacciato da previsioni edificatorie speculative, del tutto incoerenti con il contesto.

A confermare l’eccezionalità del luogo è intervenuto il Decreto ministeriale di vincolo della Soprintendenza di Sassari e Nuoro (giugno 2025) sulla Chiesa di San Lorenzo e il suo contesto urbano. Il provvedimento riconosce valore non solo all’edificio vincolato, ma all’intero impianto di Porto Rotondo, fatto di relazioni visive, materiali e atmosfere che meritano adeguate tutele.

Le nostre osservazioni chiedono di fermare qualsiasi nuova edificazione e di assoggettare l’intero ambito a tutele paesaggistiche e ambientali coerenti con il PPR, evitando alterazioni irreversibili dell’equilibrio tra costruito e natura, e prevenendo rischi idraulici documentati dagli studi tecnici allegati. Ma anche, qualora l’Amministrazione proseguisse nell’intenzione di ammettere dei completamenti, chiede che questi siano rigorosamente subordinati a specifiche tutele paesaggistiche e ambientali, in coerenza con il Piano Paesaggistico Regionale, e accompagnate da approfondite valutazioni visive, idrogeologiche e insediative, nel rispetto del valore culturale riconosciuto al luogo anche dal recente Decreto ministeriale di tutela.

La tutela di Porto Rotondo è un interesse pubblico non negoziabile. Non si tratta di una battaglia nostalgica né della difesa di un interesse privato: si tratta di preservare un patrimonio paesaggistico, culturale e identitario che appartiene alla Sardegna e all’Italia intera.

Per questo appare inaccettabile e privo di giustificazione l’intento dell’Amministrazione comunale di approvare un Piano Particolareggiato da 20.000 mc, non solo prima della definizione del nuovo PUC, ma con contenuti profondamente incompatibili con il valore paesaggistico, culturale e identitario di Porto Rotondo. Un Piano che, approvato in anticipo rispetto al nuovo PUC, rende di fatto inascoltate le osservazioni presentate nell’ambito del procedimento urbanistico generale. Un atto che elude ogni verifica di coerenza con le tutele paesaggistiche e culturali e che tratta Porto Rotondo come un’area edificabile qualsiasi, ignorandone storia, valore e identità

Ci auguriamo che l’Amministrazione voglia ritirare o sospendere l’approvazione del Piano Particolareggiato, e avviare un confronto serio e trasparente, nel rispetto delle regole e del valore del luogo.

Restiamo disponibili per ogni chiarimento, dichiarazione o intervista. Cordiali saluti

Fondazione Porto Rotondo
Leonardo Donà dalle Rose, Presidente Fondazione Porto Rotondo Luigi Donà dalle Rose, Presidente Onorario Fondazione Porto Rotondo