Il consigliere regionale Antonello Peru (Sardegna al Centro) torna a parlare della questione relativa alla necessità di efficientare il servizio sanitario pubblico in Sardegna. Riportiamo di seguito le sue dichiarazioni: «“Nel 2019, nel corso di un incontro al quale partecipò anche il Sindaco di Sassari segnalai al Presidente della Regione che la priorità delle priorità in sanità era la realizzazione di nuovi ospedali, a Sassari, ad Alghero e nelle altre aree della Sardegna.

Sono felice e soddisfatto che dopo oltre quattro anni ci si trovi d’accordo su questo punto. Quel che mi dispiace è che manchi meno di un anno alla fine della legislatura e dunque il tempo per avviare e portare a termine un programma di edilizia sanitaria è quasi scaduto.” Il coordinatore di Sardegna al Centro 20 venti Antonello Peru ricorda, inoltre, come questa priorità era stata ribadita anche quando, insieme al compianto Giorgio Oppi il gruppo UDC Sardegna al Centro consegnò al Presidente Solinas un documento con i punti programmatici del gruppo consiliare.

“Dicevamo e scrivevamo quello che oggi leggiamo dalle parole del Presidente: per noi era assolutamente indispensabile costruire strutture completamente nuove per migliorare la qualità dei servizi offerti agli utenti, per razionalizzare meglio il lavoro di tutto il personale e per risparmiare soldi pubblici. Le nuove strutture sopperiscono anche alla carenza di medici perché in un ospedale nuovo, organizzato in maniera razionale in una struttura non verticale e non in sette palazzine come accade oggi a Sassari, servono meno medici.

Spendiamo risorse economiche ingenti per trasportare pazienti da un reparto all’altro mettendo anche a rischio la loro incolumità, oltre alle spese in più legate al mancato efficientamento energetico. E senza dimenticare che con un nuovo ospedale si avrebbe a disposizione una struttura più moderna, più funzionale, dotata di strumenti e tecnologie avanzate, con servizi che si integrano perfettamente. Fino ad oggi invece si è preferito andare avanti con interventi tampone che non risolvono la situazione e costano di più.

Tutto questo è stato detto nel 2019 e poi ripetuto tante volte, in tutte le occasioni possibili fino ad essere ribadito nel documento ufficiale del gruppo consiliare. Nello stesso documento segnalavamo anche quegli interventi per le zone interne, dai collegamenti con le aree urbane e costiere, al recupero degli edifici nei centri storici da utilizzare come alberghi diffusi a scopo ricettivo turistico. Questo è testimoniato da un emendamento, da me presentato nella finanziaria 2020 e sospeso con l’impegno, non mantenuto, di inserirlo in una successiva finanziaria. Anche in questo caso leggo dal Presidente che si tratta di obiettivi di fine legislatura e la speranza è che nel pochissimo tempo a disposizione interventi concreti in questa direzione possano iniziare almeno a vedere la luce.”»