Maschere ancestrali antropomorfe e zoomorfe tipiche del carnevale barbaricino. Vesti di capra, orbace, campanacci, danze propiziatorie che rievocano riti misteriosi: a Samugheo storia e cultura, festa e tradizione, si intrecciano in una giornata all’insegna di suoni e colori.

In sintesi: A Maimone. L’appuntamento certamente più atteso da Samugheo, da anni diventato un punto di riferimento a livello regionale tra le rassegne del carnevale antico. La 27.sima edizione di domenica 4 febbraio promette emozioni forti con l’arrivo della fiumana di persone (nel 2023 sono state stimate ben oltre le ventimila) e di figure mascherate provenienti, non solo da tutta la Sardegna, ma anche dall’estero.

Come di consueto, il programma della rassegna organizzata dall’Associazione Culturale Mamutzones de Samugheo è di quelli ricchi e variegati. E non poteva essere altrimenti. A Maimone da sempre è sinonimo di scambi culturali: quest’anno toccherà alle figure tradizionali di Galizia (Spagna), Croazia e Ungheria esibirsi tra le vie del centro cittadino assieme alle maschere del carnevale sardo.

Nella sfilata in programma alle 16.00 si segnala la presenza, in rappresentanza del carnevale isolano, dei Boes e Merdules di Ottana, de Su Bundu di Orani, de Sos Thurpos di Orotelli e de Sos Tamburinos della Proloco di Gavoi, dei Tamburini e Trombettieri “Sa Sartiglia” di Oristano e di tutte le figure dell’antico carnevale di Samugheo, a partire dai Mamutzones, da S’Urtzu e Su Omadore, da Minchilleo e Su Tragacorgios. A loro si uniranno il carnevale galiziano, in spagnolo Entroido e le figure dell’est Europa, quest’anno rappresentata dai Didi s Kamesnice, provenienti da Gljev (Croazia), e dai magiari del Mohacsi Busojaras Hivatalos Oldala.

L’evento, patrocinato da Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione di Sardegna, Comune di Samugheo e Unione dei Comuni del Barigadu, quest’anno si è dotato di un nuovo piano logistico, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza degli spettatori, con l’installazione di quattro maxischermi lungo il percorso della sfilata, e la sicurezza con la creazione di zone adibite ai parcheggi lungo la nuova zona artigianale e la bretella che collega il centro alla località San Basilio. È inoltre prevista una zona parcheggi destinata ai portatori di handicap nella Via Kennedy.

 

“Abbiamo cercato di lavorare di concerto con la Questura di Oristano a un piano che ci permettesse di accogliere al meglio le migliaia di persone che arriveranno nel nostro piccolo centro”, ha detto il Presidente dei Mamutzones Igor Saderi. – “Chiediamo ai nostri visitatori di monitorare i canali social dell’evento dove abbiamo divulgato e stiamo divulgando una mappa della manifestazione con le indicazioni delle zone parcheggio, dei servizi essenziali e di tutto quanto possa contribuire a migliorare l’esperienza degli spettatori. Inoltre, grazie all’installazione dei maxischermi, l’evento azzererà i momenti morti intrattenendo gli spettatori in attesa del passaggio dei gruppi mascherati”.

 

E per chi non potrà recarsi a Samugheo, l’evento sarà trasmesso in streaming sulla web TV Sardegna Live con il commento di Giuliano Marongiu e in diretta sull’emittente Radio Televisione Sarda, canale 79 del Digitale Terrestre, con il commento di Lucia Cossu.

Prima della sfilata è in programma, a partire dalle 10.30, l’appuntamento culturale “Alla ricerca dell’identità: un dialogo su lingua, cultura e ritualità in Sardegna” presso la Sala Convegni del MURATS, il Museo Unico dell’Arte Tessile Sarda, autentica perla del territorio. Il convegno sarà presentato da Lucia Cossu e vedrà tra i relatori Simone Pisano, docente presso l’Università per Stranieri di Siena, e Franciscu Sedda, docente presso l’Università degli Studi di Cagliari. La giornata si concluderà, come da tradizione, con i balli di Massimo Pitzalis nella centrale Piazza Repubblica.