Siniscola. Dopo il rinvio resosi necessario a causa della pioggia del primo maggio, domenica 2 giugno torna a La Caletta di Siniscola il Calabeer and Wine, manifestazione ideata e progettata dall’associazione culturale Kawham e che arriva alla sua quinta edizione.
Non una semplice festa della birra, ma un appuntamento dove i microbirrifici artigianali si uniscono da sempre ad altre realtà artistiche e associative del territorio. E ora, appunto, anche alle cantine. «Era già da tempo – affermano da Kawham – che pensavamo di coinvolgere il mondo del vino per arricchire e nobilitare la manifestazione».

Tutto inizierà al mattino, dalle 10, dalla piazza del Porto sino all’incrocio tra via Nazario Sauro e via Ancona, ossia le strade principali della rinomata località costiera. Sei gli stand dei microbirrifici che troveremo lungo il percorso: Triulada, Arabus Beer, Centoteste, Zemyna, Santu Jorgi, Birrificio agricolo Reforte.

Tali postazioni saranno disposte ad intervalli regolari insieme a quelle delle realtà vinicole Sassu, Binza ‘e su Re, Cantina Baronie, Cantina Giovanni Ladu e Cantina Sorres. Insieme a loro anche una serie di punti expo: il riciclo, l’oggettistica e gli hobbisti dell’Associazione creativi del Nuorese; gli artigiani di Ceramiche Deiana; i cestini intrecciati di Luca Funedda; i chicchi antichi de I Grani di Atlantide; l’artigianato e i coltelli di Sergio Corrias.

Tra i punti di interesse anche gli stand di Cosmo, main partner dell’evento con un servizio di noleggio con conducente attivo per tutta la giornata, e della Rete d’impresa La Caletta, con info e merchandising. Il tutto coordinato dagli organizzatori della manifestazione che avranno il loro info point per fornire assistenza, guida e promozione del territorio.

Fitto anche il programma dell’intrattenimento musicale con due Dj set (Ozzy e Giove), quattro esibizioni dal vivo (Skaosss, Dirty Cheese, Clinica e Prisma) e una web radio con live streaming, interviste e musica dei Dj.

Non è tutto, poiché da anni il CalaBeer offre anche dei momenti di confronto e di riflessione sul che fare nel e per il territorio. «Come ogni anno – aggiungono da Kawham –, col supporto delle imprese locali e del Comune di Siniscola, intendiamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile a livello economico, ambientale, e sociale».

Così, dopo i convegni delle scorse edizioni in tema di ambiente e territorio, quest’anno il tema scelto – in aderenza alla data originaria della manifestazione – sarà quello del lavoro.

Il dibattito, in programma alle 11 del mattino in piazza del porto e moderato dal giornalista Mauro Piredda, vedrà la partecipazione di Marianna Massaiu, formatrice e docente, laureata in scienze psicologiche del lavoro, Antonio Satta, sociologo e funzionario regionale dell’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, e Sebastiano Pira, consulente, formatore, docente nel campo del food and beverage e socio co-fondatore di Bhospitality.

Si parlerà quindi di disoccupazione e di ricadute sociali del fenomeno, di lavoro femminile, delle attuali opportunità per lavoratori e nuovi imprenditori e della formazione come strumento centrale per la crescita e lo sviluppo di un azienda e per il benessere dei dipendenti.

Il dibattito sarà chiuso dai saluti di Davide Fais del direttivo di Kawham e di un esponente dell’amministrazione comunale locale.

«Il Calabeer – come ribadiscono gli organizzatori – nasce 7 anni fa grazie alla partecipazione di alcuni tra i migliori birrifici sardi e tanti altri artigiani provenienti da tutta l’isola. Arriviamo alla quinta edizione grazie a tutti i partecipanti che si sono susseguiti nel tempo. Per alcuni espositori l’evento è ormai un appuntamento fisso e ci accompagnano sin dalla prima edizione; altri invece hanno conosciuto il Calabeer da visitatori e sono tornati negli anni da protagonisti, ciascuno con i propri prodotti e creazioni».

Un desiderio? «Vorremmo che ogni visitatore, a fine giornata, possa portare con se un po’ dei sapori e dei profumi che la nostra terra offre, con la consapevolezza che si tratta di un luogo vivo tutto l’anno e non solo d’estate».