Sassari. Una lite in famiglia, scoppiata tra le mura di casa, ha portato alla scoperta di un consistente deposito di droga e all’arresto di un giovane sassarese. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, quando una segnalazione al 112 ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato per una discussione particolarmente accesa tra un ragazzo e la madre.

Gli agenti della Sezione Volanti sono arrivati nell’abitazione e hanno riportato la calma, scegliendo poi di ascoltare separatamente i due: la donna nel soggiorno, il figlio nella sua cameretta. Ed è proprio lì che l’attenzione dei poliziotti è caduta su alcuni oggetti appoggiati sulla scrivania: una scatola nera con all’interno cocaina, hashish, un coltello con residui di stupefacente e un bilancino di precisione. Un quadro che lasciava pochi dubbi.

La successiva perquisizione della stanza ha confermato i sospetti. Sopra un armadio era nascosta una borsa termica contenente oltre un chilo e mezzo di marijuana e diversi panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 600 grammi. Nella camera sono stati trovati anche altri coltelli con tracce di droga e il materiale normalmente utilizzato per il confezionamento delle dosi.

Il giovane è stato accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, mentre tutte le sostanze sequestrate sono state analizzate dalla Polizia Scientifica, che ne ha confermato la natura attraverso i test specifici.

Avvisata la Procura di Sassari, il pubblico ministero ha disposto che il ragazzo facesse ritorno a casa in attesa del processo con rito direttissimo. L’arresto è stato convalidato e nei suoi confronti è stato imposto l’obbligo di dimora, con precise prescrizioni.

Come previsto dalla legge, la responsabilità dell’indagato potrà essere definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.