di Pier Luigi Piredda
La Torres è partita bene.
Lo si era fatto capire chiaramente che quest’anno per l’inizio di un nuovo ciclo con la partenza di alcuni senatori e l’innesto di tanti giovani ci voleva pazienza.
La società l’aveva deciso alla fine della scorsa stagione ed era corsa ai ripari da subito. Con coraggio e determinazione. Ma soprattutto con Pazienza (con la
p maiuscola) in panchina. E Michele Pazienza da San Severo appena arrivato ha subito richiesto umiltà e sacrifici ai suoi ragazzi e chiesto sommessamente pazienza (questa volta con la p minuscola) alla tifoseria. E questa pazienza tanto invocata ha cominciato a portare i suoi frutti. Le prime critiche per le poco convincenti prestazioni in amichevole contro Budoni e Alghero si sono trasformate in applausi alla prima uscita ufficiale in Coppa Italia contro il Livorno.
Diciamocela tutta: chi se l’aspettava una Torres così spumeggiante il 16 agosto in una partita in notturna giocata con un caldo asfissiante? Nessuno. E invece ecco la Torres che non t’aspetti. Bella in tutti i sensi: nella corsa, nelle idee, nel gioco e nell’impegno. Per ora la condizione fisica, dopo la dura preparazione, è ancora al 60/70 per cento, ma è destinata a crescere in maniera esponenziale. Al 60 per cento o poco più perché più o meno dal 60’ la squadra ha manifestato segni di affaticamento fisico, pur continuando a sciorinare bel calcio fino alla fine. Ma del resto che cosa si poteva chiedere a una Torres che ha giocato veramente alla grande per oltre 60 minuti, facendo vedere un calcio spumeggiante, basato su verticalizzazioni immediate e un lavoro sulle fasce devastante grazie alla corsa di Zecca e Fabriani da una parte e di Mercadante, Nunziatini e dello straripante Lunghi dall’altra. Con la ciliegina sulla torta di due gol che hanno messo al sicuro il passaggio del turno contro un Livorno ancora in rodaggio, ma che ha cercato di rendersi pericoloso nel secondo tempo dopo essere stato letteralmente sovrastato fino al 65’, cioè fino a quando le gambe dei giocatori rossoblù hanno girato a velocità supersonica.
Una bella Torres davvero quella schierata dal neo tecnico Michele Pazienza, costretto tra l’altro a fare a meno del gioiello rossoblù Giuseppe Mastinu, che in settimana dovrà essere operato di menisco e quindi sarà nuovamente a disposizione dell’allenatore non prima di un mese. Ma anche senza Diakitè
squalificato, il nuovo Di Stefano affaticato, così come Carboni che però è entrato nel finale e ha dimostrato di avere grande voglia di fare bene.
Sicura in difesa con il solito gigante Antonelli al centro con al fianco gli scudieri Mercadante e Fabriani, in straripante condizione fisica. Largo a destra l’esuberante Zecca, che ha ritrovato la corsa e l’entusiasmo dei giorni migliori. A sinistra il talentuoso Nunziatini. A centrocampo grande affiatamento e idee da vendere per Giorico e Brentan che hanno corso tantissimo finché le gambe li hanno sostenuti. In avanti il giovane Bonin molto volenteroso, ma soprattutto Lunghi e Musso.
Lunghi è uno di quei giocatori che quando tocca palla delizia il palato. Ha segnato un gran gol, il portiere ospite gli ha parato un altro gol fatto, ma il nuovo 20 della Torres, che ha scelto quel numero di maglia in onore del suo predecessore Fischnaller, ha mostrato colpi da fuoriclasse. È uscito stremato a una manciata di minuti dalla fine tra gli applausi.
E infine Musso. Un centravanti così non lo si vedeva da chissà quanto in maglia rossoblù. Un attaccante che si fa sempre trovare pronto per lo scambio, che combatte e fa ammattire gli avversari e che sa inserirsi con grande determinazione e furbizia. Proprio come ha fatto in occasione del secondo gol della Torres.
Una bella partita che fa ben sperare per il campionato ormai alle porte. L’appuntamento è infatti per sabato 23 alle 17,30 allo stadio “Vanni Sanna” per la prima giornata della Serie C Girone B contro il Pontedera.
Ora spetta al pubblico. Questa squadra merita, affetto, considerazione, fiducia ma soprattutto ha bisogno del sostegno dei tifosi rossoblù. La campagna
abbonamenti è ancora in corso e forse è il caso di presentarsi in sede e acquistarne uno. La Torres lo merita. Sassari non dubitare: sarà una grande stagione e con questi ragazzi ci sarà da divertirsi.
