Glocal Sassari, “movimento civico di attivazione comunitaria e d’innovazione sociale”, rivendica il merito di aver sempre tenuto alta l’attenzione sul progetto presentato dalla società Maspa srl per l’area verde tra via Luna e Sole e via degli Astronauti, riguardo al quale il Comune nei giorni scorsi ha annunciato di voler resistere in giudizio contro la stessa Maspa, che contestava la mancata adozione definitiva del progetto, anche in seguito alle mutate esigenze commerciali e residenziali del quartiere.
“Ci teniamo a sottolineare – si legge in una nota firmata dal presidente di Glocal, Carlo Sanna – che solo grazie all’iniziativa di Glocal ed all’impegno costante di una parte attiva della comunità sassarese se oggi si torna a parlare pubblicamente del progetto urbanistico previsto tra via Luna e Sole e via degli Astronauti. Un intervento che rischiava di passare sotto silenzio, e che invece è stato portato alla luce e discusso in modo aperto e partecipato, a partire dal 2023.
Glocal Sassari ci tiene comunque a sottolineare che accoglie con soddisfazione la decisione dell’amministrazione comunale di resistere in giudizio contro la società Maspa srl. Si tratta di una scelta attesa ed importante, che va nella direzione della trasparenza amministrativa e della tutela dell’interesse pubblico. È anche il primo riconoscimento concreto come accennato, di un percorso avviato nel 2023 proprio da Glocal, insieme a tantissimi cittadini, tecnici, associazioni e comitati di quartiere.
Il progetto contestato, adottato in forma preliminare anni fa, come da noi dichiarato negli incontri con la comunità, non risponde più alle esigenze del quartiere né al mutato contesto urbanistico. Lo abbiamo detto fin dall’inizio e oggi iniziamo a vedere i frutti del nostro impegno grazie all’interesse dell’amministrazione comunale di Sassari”.
Si legge ancora nel comunicato di Glocal: “La mobilitazione è cominciata nel luglio 2023, con un primo incontro pubblico promosso da Glocal nel quartiere, per informare e coinvolgere la comunità. Da lì è nato un percorso collettivo fatto di:
oltre 2.200 firme raccolte,
osservazioni tecniche presentate al Comune,
incontri pubblici,
confronto con cittadini, professionisti ed istituzioni.
Un lavoro che ha portato all’attenzione pubblica e politica le numerose criticità del progetto, rilanciando una proposta alternativa: non un nuovo insediamento edilizio, ma un grande spazio verde pubblico a servizio del quartiere.
La decisione del Comune di resistere in giudizio è un primo segnale positivo che apre ad una nuova fase. La battaglia chiaramente non è finita ma è evidente che senza l’iniziativa e la pressione costante esercitata da Glocal e dalla comunità, questo risultato non sarebbe stato possibile.
Dopo l’estate, Glocal valuterà l’organizzazione di un nuovo incontro pubblico di restituzione con i residenti, per condividere aggiornamenti e costruire insieme una visione condivisa dello sviluppo urbano nel quartiere ad iniziare dal coinvolgimento dei cittadini e dell’amministrazione comunale.
Glocal continuerà a vigilare, proporre e coinvolgere poiché crediamo che lo spazio pubblico debba essere costruito sentendo anche il parere delle persone che la vivono”.

